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Arriva un nuovo marchio automobilistico cinese in Italia. Si chiama Byd che è l’acronimo della frase inglese “Build your Dream” (cioé costruisci i tuoi sogni) e proporrà soltanto auto elettriche. La prima di queste, in vendita dalla prossima estate, è un Suv di taglia medio-compatta (4,45 metri) dal nome insolito: si chiama Atto 3. Byd non va identificato con uno dei tanti marchi low cost cinesi che costruiscono oggetti economici. Al contrario, le Byd sono auto piuttosto raffinate, sia dal punto di vista tecnologico che per il design originale, perciò non saranno vendute a prezzi stracciati. A proposito del nome, il marchio Byd ha una curiosa tendenza a scegliere termini creativi che vanno spiegati per bene. Il nome del Suv, Atto 3, non fa riferimento a un’opera teatrale ma è un nome scientifico: indica la più piccola particella secondo la fisica quantistica.
Le successive Byd, invece, si chiameranno con il nome di animali del mare: Dolphin (Delfino) sarà un Suv compatto e Seal (leone marino) una berlina di taglia grande. Per altre auto che resteranno limitate al mercato cinese e non vedremo mai in Italia, Byd ha scelto di usare i nomi delle dinastie imperiali cinesi: Han, Tang, Qin e così via. Byd ha un paio di frecce al proprio arco per guadagnarsi credibilità sui mercati.
Prima di tutto produce circa un milione di vetture ed è quotata alla borsa di Hong Kong. Poi possiede un forte know-how in materia di auto elettriche. Perché prima ancora di mettersi a costruire automobili nel 2003, Byd produceva batterie. Di ogni tipo: per automobili, per telefonini, per l’elettronica di consumo. Si dice che un quinto di tutti gli smartphone in circolazione nel mondo utilizzino batterie di produzione Byd. Il passo dalle batterie all’auto completa è stato naturale per Byd perché padroneggia bene l’intera tecnologia che sta dietro un’automobile elettrica. Il marchio cinese si fa praticamente tutto in casa: dal motore elettrico, alle batterie, al software di gestione, al sistema operativo dell’infotainment di bordo che non è il solito Android Automotive ma un software proprietario. Uno dei punti di forza delle elettriche Byd è la particolare tecnologia della batteria. Che non è di tipo convenzionale. Invece di usare nichel, cadmio e cobalto abbinati al litio, Byd costruisce batterie prive di cobalto: sono a base di litio, ferro e fosfati. Inoltre è decisamente diverso il processo costruttivo della batteria stessa: non è formata da celle e “tasche” come tutte le altre batterie, ma da tanti sottilissimi listelli collocati in verticale uno accanto all’altro a formare il pacco batterie. Per questo vengono definite batterie “a lama”.
I vantaggi di questa tecnologia sono duplici: maggiore rigidità e autonomia prolungata. Le batterie delle auto Byd formano una struttura unica e indeformabile con il telaio molto più resistente alle torsioni. Con evidenti vantaggi nella guidabilità dell’auto. Inoltre, per via del processo costruttivo, le batterie sono anti-intrusione e più sicure di quelle convenzionali. La Atto 3 si caratterizza anche per un design originale. Frutto del lavoro di una vecchia conoscenza, Wolfgang Egger, un designer austriaco che lavorò a lungo ad Alfa Romeo e disegnò la mitica Alfa 8C. La carrozzeria ha una forma spigolosa e moderna e si rifà un po’ allo stile coreano delle recenti Kia. All’interno la Atto 3 si distingue per un enorme display-tablet che domina la plancia centrale. Come Tesla. Sulla Atto 3 nella versione base è da 12,8” ma su quella più accessoriata è da ben 15,6 pollici. In più ha una caratteristica esclusiva: può ruotare di 90 gradi alla pressione di un tasto e disporsi in verticale. Più facile in questo modo visualizzare la mappa stradale del navigatore.
Però la Byd non è interconnessa come una Tesla: non possiede un browser per navigare in internet né la possibilità di visualizzare film o serie tv su Netflix o giochi. Il grande display è comodo per visualizzare bene le info ma serve a poco per l’intrattenimento in auto. La Atto 3 ha un motore elettrico anteriore da 150 kW (204 cv). Ha una buona coppia, accelera bene, è fluido e sufficientemente brillante da districarsi in ogni situazione, anche nel leggero sterrato; è molto maneggevole nel misto ma ha sospensioni piuttosto soffici orientate a una guida turistica. Va benissimo come auto principale per famiglie. In Italia arriverà questa estate a un prezzo che sarà fissato attorno ai 42mila euro. Uno degli aspetti più interessanti sarà l’autonomia: la batteria della Atto 3 ha una capacità di 60 kWh che stando ai valori dichiarati dovrebbe permettere un’autonomia di circa 420 km. Più che sufficienti per ogni genere di utilizzo.