Un gestore pronto ad incrociare le braccia

Carburanti, giù il prezzo ma non alla pompa
Il Mise convoca i sindacati per evitare gli scioperi

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ROMA - Prezzi stabili alla pompa mentre sul mercato del Mediterraneo la quotazione della benzina ha ripreso a scendere (ieri a 55 euro ogni mille litri) e quella del gasolio è aumentata dopo circa una settimana al ribasso (a 561 euro).

Lo scenario disegnato dai monitoraggi di Staffetta Quotidiana e Quotidiano Energia è quello di una “calma piatta” sul fronte carburanti, con margini lordi ancora nettamente al di sopra della media degli ultimi dodici mesi, in particolare per quanto riguarda il diesel. Le medie nazionali “servite” della benzina e del diesel sono adesso a 1,815 e 1,716 euro/litro (Gpl a 0,727). Le “punte” in alcune aree, tutte in salita, sono per la “verde” fino a 1,873 euro/litro, il diesel a 1,758 e il Gpl a 0,748.

La situazione a livello Paese vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall'1,801 euro/litro di Eni all'1,815 di Q8 (no-logo a 1,673). Per il diesel si passa dall'1,702 euro/litro di Eni all'1,716 di Tamoil (no-logo a 1,576). Il Gpl, infine, è tra 0,716 euro/litro di Eni e 0,727 di Tamoil (no-logo a 0,696). Il Vice ministro allo sviluppo economico Claudio De Vincenti ha intanto convocato per lunedì prossimo, nel pomeriggio, le organizzazioni sindacali dei gestori dei distributori di carburanti.

Lo rende noto il Ministero, precisando che, a ridosso degli scioperi convocati per il 18 giugno (pompe chiuse) e per tre giorni dal 14 al 17 (stop self service), i sindacati promotori dello stop - Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio - affronteranno le ragioni della mobilitazione generale. «La convocazione del tavolo di confronto con i gestori per lunedi 9 è un primo passo in avanti fatto dal ministero dello Sviluppo Economico. Il Governo dimostra di essere sulla strada giusta e di non essere indifferente e inerte di fronte ai problemi del paese».

A dirlo è Vincenzo Piso, deputato del Nuovo Centrodestra e membro dell'ufficio di Presidenza del Gruppo Parlamentare alla Camera. Per Piso «non dobbiamo, però, fermarci alla sola convocazione per scongiurare uno sciopero. L'intervento sul settore deve essere mirato e strutturale. È necessario che il Governo inserisca tra le riforme all'ordine del giorno anche quella dei carburanti». Una riorganizzazione del settore, rileva l'esponente del Ncd, «avrebbe effetti positivi non solo per le tasche dei consumatori ma anche sui prezzi al dettaglio, sul costo dell'energia e sull'inflazione».

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Venerdì 6 Giugno 2014 - Ultimo aggiornamento: 08-06-2014 22:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA