Un modello BYD in esposizione

Cina, la guerra dei prezzi infiamma il settore auto. Scambio di accuse tra Byd e Great Wall Motor

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Il nuovo capitolo della guerra dei prezzi in Cina infiamma il settore dell'auto. Byd attacca Great Wall Motor, a conferma delle crescenti tensioni tra i colossi delle quattro ruote, a partire dalle e-car: la scorsa settimana il massimo pianificatore economico nazionale ha espresso i suoi timori per la 'rat race' (corsa al ribasso) in atto, mentre la potente Associazione dei produttori di automobili (Caam) ha ammonito oggi che una concorrenza interna «disordinata» farà «esacerbare una rivalità dannosa» a danno dei profitti. L'impennata dei toni è maturata venerdì, quando Byd ha respinto l'allarmismo del presidente di Great Wall Motor, Wei Jianjun, che in un'intervista della scorsa settimana aveva definito «malsano» il settore e citato addirittura una «Evergrande dell'industria dell'auto», esistente ma non «esplosa», criticando l'aggravarsi della guerra dei prezzi con la conseguente pressione sui margini di case costruttrici e fornitori. Wei non aveva fatto nomi, ma online sul banco degli indiziati è finita Byd. Per questo, in una lunga dichiarazione sui social, Li Yunfei, il direttore generale della divisione Brand e Relazioni pubbliche del gruppo di Shenzhen, ha espresso frustrazione per le «campagne diffamatorie malevoli». Ha negato che Byd potesse diventare un caso Evergrande, il colosso immobiliare in default sotto il peso di oltre 300 miliardi di dollari di debiti.

Li ha citato i dati finanziari comparativi di diverse società automobilistiche globali e nazionali, rilevando che la salute delle principali case cinesi è superiore a quella delle controparti straniere. I marchi mandarini delle quattro ruote hanno avuto «una robusta crescita fino a superare il 60% della quota di mercato nazionale». La Cina è il maggiore esportatore di auto al mondo e leader nelle e-car, con molti marchi tra cui Byd, Chery e Saic, che hanno avuto successi significativi all'estero. Ora, con i titoli dell'auto sotto pressione in Borsa, l'associazione dei costruttori Caam ha preso posizione una settimana dopo il sorprendente annuncio di Byd sugli sconti fino al 34% per la permuta su 22 modelli fino a fine giugno, seguiti a ruota da numerosi concorrenti. «Dal 23 maggio, una casa automobilistica ha preso l'iniziativa di lanciare una consistente campagna di riduzione dei prezzi, innescando una nuova ondata di panico da 'guerra dei prezzi'", ha detto la Caam. Il modello più economico di Byd, la Seagull dotata di guida intelligente, ha un prezzo di listino di 55.800 yuan (7.800 dollari) contro i 69.800 yuan precedenti, con la permuta.

Pochi giorni dopo, la startup di e-car Leapmotor, sostenuta da Stellantis, ha annunciato sconti simili su due modelli fino all'8 giugno. Venerdì Geely Auto ha annunciato sussidi per la permuta a tempo limitato per 10 modelli, con la sua X3 Pro al prezzo di partenza più basso di 44.900 yuan. Insomma, quello in atto è un processo «involutivo», ha denunciato la Caam per descrivere la corsa competitiva al ribasso e priva di senso. «Le aziende leader non devono monopolizzare il mercato. Ad eccezione degli sconti legali, le aziende non devono vendere prodotti sottocosto né fare pubblicità ingannevole». 

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martedì 3 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA