Una sede di CNH Industrial

CNH lascia Piazza Affari dopo 10 anni, sarà quotata solo al NYSE. Ricavi 2023 stimati in crescita

  • condividi l'articolo

TORINO - Cnh Industrial - controllata con il 26,9% da Exor, la holding della famiglia Agnelli - lascia dopo dieci anni la Borsa di Milano. Sarà quotata soltanto a New York. Il management e il consiglio di amministrazione hanno deciso, «dopo approfondite considerazioni e analisi» che gli azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo Nyse. Oggi le azioni di Cnh Industrial sono scambiate sia a New York sia a Milano. L’intenzione è di accelerare e avere il listino unico entro l’inizio del 2024. L’addio a Piazza Affari non è un segnale di disimpegno dall’Italia, dove Cnh Industrial conta più di 5.000 dipendenti, il numero più alto tra i Paesi Emea. L’azienda ha cinque stabilimenti produttivi (San Piero in Bagno, Cesena, Lecce, Modena e Jesi) e 3 centri di ricerca & sviluppo (San Matteo, Cesena, San Piero in Bagno).

Alla fine del 2023 inaugurerà a Torino la sede europea. Gli investimenti sono rilevanti: lo scorso anno sono ammontati a circa 11 milioni di euro allo stabilimento di Sampierana e 10 milioni a Lecce. La doppia quotazione risale al 2013, quando Cnh Global, quotata negli Stati Uniti, si è fusa con Fiat Industrial, quotata a Milano, per formare Cnh Industrial. Nel gennaio 2022, Cnh Industrial ha scorporato le sue attività On-Highway creando Iveco Group, quotata esclusivamente a Milano. Dallo spin-off, la maggioranza degli scambi sul titolo Cnh Industrial - spiega l’azienda - si è progressivamente spostata sul Nyse, dimostrando che «la quotazione sui mercati Usa è più in linea con il nuovo profilo di business della società e con la sua base di investitori. Concentrare le negoziazioni in un unico mercato consentirà di migliorare la liquidità del titolo e di porre maggiore attenzione verso gli investitori, semplificando ulteriormente l’assetto della società e i requisiti regolamentari».

Cnh Industrial ha chiuso il 2022, con ricavi consolidati di 23,55 miliardi di dollari, in aumento del 20,8% rispetto al 2021 e e un utile netto di 2,04 miliardi di dollari rispetto agli 1,8 miliardi dell’anno precedente. Il cda propone un dividendo annuo per azione di 0,36 euro (circa 0,38 dollari). Per il 2023 la società prevede ricavi dalle attività industriali in rialzo tra il 6% e il 10%.

  • condividi l'articolo
Domenica 5 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 06-02-2023 09:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA