A fronte di un parco circolante di 261.731 veicoli elettrici, l'Italia è dotata oggi di 60.339 punti di ricarica per auto elettriche, di cui il 58% nel nord del Paese, il 20% nel centro e il 22% nel sud e nelle isole. Quello registrato è aumento di 13.111 unità nei 12 mesi e di 9.661 unità dall'inizio dell'anno (+3.347 nell'ultimo trimestre). «La crescita dell'infrastruttura è un'ottima notizia per il Sistema Paese - ha sottolineato Fabio Pressi, presidente di Motus-E - Decisivo adesso il coordinamento tra Istituzioni e industria per non perdere i fondi del PNRR» Per Pressi l'ampliamento della rete di ricarica «denota il grande impegno degli operatori per dotare l'Italia di un'infrastruttura altamente strategica, essenziale per non perdere il contatto con gli altri grandi Paesi europei, nonostante il ritardo accumulato in termini di parco circolante elettrico».
La fotografia fatta da Motus-E rileva che l'80% delle colonnine funziona in corrente alternata (AC, fino a 49 kW), mentre il restante 20% è in corrente continua (DC, da 50 kW in su). Più precisamente, sono 48.237 i punti di ricarica in AC e 12.102 quelli in DC, di cui 8.536 con potenze da 50-149 kW e 3.566 con potenza uguale o superiore ai 150 kW. I punti di ricarica sulle autostrade si attestano intanto al 30 settembre a 1.057 unità (dalle 851 del settembre 2023 e le 310 del settembre 2022), di cui l'86% è di tipo veloce in corrente continua e il 64% supera i 150 kW di potenza.
Il 42% delle aree di servizio autostradali è dotato già di infrastrutture per la ricarica. «In un contesto in profonda evoluzione in cui l'industria ha più che mai bisogno di certezze per pianificare gli investimenti - aggiunge Pressi - la rete di ricarica rappresenta un punto di partenza decisivo, a cui auspichiamo vengano affiancati quanto prima gli incentivi programmatici alla domanda di veicoli preannunciati dal Mimit nel Tavolo Automotive di agosto». Pressi sottolinea però che «le criticità pratiche nell'utilizzo dei fondi PNRR rischiano di vanificare l'enorme potenziale di uno strumento in grado di moltiplicare le colonnine super veloci sul territorio italiano, specialmente al Sud e nelle cosiddette aree a fallimento di mercato, dove è indispensabile lavorare sulla capillarità della rete». Restando nell'ambito dei numeri, il tasso dei punti di ricarica in attesa di connessione è del 17,8% (in lieve calo al 17,8%) e ciò, per Motus-E, testimonia tuttavia ancora una volta l'importanza di velocizzare le procedure autorizzative e di un maggiore coinvolgimento dei tanti soggetti chiamati in causa nel corso dell'iter.
La classifica delle Regioni con più punti di ricarica continua a vedere la Lombardia davanti a tutti (11.687 punti di ricarica, +3.593 negli ultimi 12 mesi), seguita da Lazio (6.217 punti, +1.659), Piemonte (6.035 punti, +1.322), Veneto (5.690 punti, +1.126) ed Emilia-Romagna (4.946, +896). Roma conserva invece il primo posto nella graduatoria per colonnine installate nelle città. Sono 4.919 punti, cresciuti cioè di 1.346 unità nei 12 mesi. E' seguita da Milano (3.999 punti, +1.295), Napoli (2.879 punti, +236), Torino (2.751 punti, +659) e Brescia (1.764 punti, +518).