Una fabbrica di autovetture

Cresce (+5%) l'export di componenti
auto: bilancia del settore in forte attivo

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TORINO - La componentistica auto sfida la crisi incrementando le esportazioni. La componentistica automotive italiana, che comprende circa 2.400 aziende in grado di coprire tutta la gamma dei prodotti, infatti, ha totalizzato 10,2 miliardi di euro di esportazioni nel primo semestre 2014, con una crescita del 5% rispetto a gennaio-giugno 2013. Si tratta di un valore pari al 5,2% di tutto l'export italiano, a sua volta in rialzo del 2% nel semestre.

È quanto emerge dai dati del Barometro Aftermarket, rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti Anfia. Nello stesso periodo, le importazioni della componentistica hanno segnato un rialzo del 6,4%, per un valore di 5,9 miliardi di Euro, portando così la bilancia commerciale a un saldo positivo di 4,2 miliardi di euro, il 3,1% in più rispetto al primo semestre 2013 L'ingresso nel quarto trimestre del 2014, rileva Anfia, è stato positivo per il mercato dell'auto sia in Italia (ottobre ha chiuso a +9,2% e i primi dieci mesi dell'anno a +4,2%), sia in Europa (+6,2% e +5,9% rispettivamente nel complesso dei Paesi dell'Ue allargata e dell'Efta).

Questo significa che, dopo sei anni consecutivi in calo, si avrà un consuntivo 2014 in crescita. In Italia, si prevede un incremento delle immatricolazioni tra il 3,6% e il 4%, per un totale di circa 1.356.000 unità, da leggere come un segnale di moderata ripresa e, soprattutto, da incoraggiare con interventi di rilancio della domanda, anche al fine di rinnovare un parco circolante dall'età media sempre più elevata: 9,5 anni a fine 2013, contro i 7,5 di fine 2003. Nonostante una produzione di autoveicoli ancora in calo nel nostro Paese, il primo semestre ha chiuso a -1,5%, con un calo del 5,6% per le autovetture e pesanti flessioni a due cifre per i veicoli industriali, il comparto della componentistica ha saputo ancora una volta sfidare la crisi, confermando una forte capacità di differenziazione e di penetrazione sui mercati internazionali.

Si pensi che la bilancia commerciale del settore ha registrato un incremento del 20% dal 2008 al 2013, passando da 6,8 a 8,2 miliardi di euro. Il comparto aftermarket (componentistica non destinata al primo impianto) mostra, nel 2014, segnali di ripresa rispetto a un 2013 in calo (-3,5%). Secondo i dati del Barometro Aftermarket, rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti Anfia che fornisce un trend indicativo dell'andamento del mercato su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie di prodotto, il fatturato aftermarket registra un incremento dello 0,9% nei primi 9 mesi dell'anno corrente rispetto a gennaio-settembre 2013.

Il primo trimestre 2014 ha chiuso a +1%, seguito da un secondo trimestre ulteriormente in crescita (+2,4%) e da un terzo trimestre in lieve rallentamento (-0,4%). Guardando all'andamento delle singole famiglie di prodotto, i componenti motore e i materiali di consumo riportano, nel consuntivo a fine settembre, un incremento del fatturato del 7,8% e del 6,2% rispettivamente, mentre i componenti di carrozzeria e abitacolo risultano in flessione del 3,9% e i componenti undercar del 6,4%.

Questo comparto sarà ancora una volta protagonista della 26^ edizione di Autopromotec, la Biennale internazionale delle attrezzature e dell'aftermarket automobilistico in programma a Bologna dal 20 al 24 maggio 2015, con il patrocinio di Anfia. «Con il recente rinnovo dell'accordo di collaborazione con Autoptomotec -sottolinea Paolo Vasone, Coordinatore della sezione Anfia-Aftermarket- confermiamo l'impegno di Anfia a sostegno della più importante manifestazione di settore in Italia».

In momenti di difficoltà economica il settore componenti-aftermarket, rappresentato da Anfia, commenta Renzo Servadei, Amministratore delegato di Autopromotec, «si conferma ancora una volta come una delle colonne portanti del pil italiano. La forza delle aziende è appunto uno dei principali fattori di successo di Autopromotec, che presenta anche per l'edizione 2015 dati in incremento, e come sempre sarà il luogo di incontro internazionale delle innovazioni tecnologiche del settore, attirando buyer da tutto il mondo».

L'impegno di Anfia sulla formazione, aggiunge, «è particolarmente importante, in quanto la conoscenza delle nuove tecnologie non solo incrementa la sicurezza della circolazione ma consente di creare occupazione qualificata fra i giovani. Parlando di lavoro nell'automotive, infatti, occorre ricordare che sono circa 100.000 in Italia le imprese che a vario titolo si occupano di autoriparazione».


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Mercoledì 10 Dicembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2014 19:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA