
De Meo (Renault): «Piccole elettriche per aiutare il mercato. Potrebbe essere primo ambito percorribile per progetto tipo Airbus»

Veicoli commerciali elettrici: il tris d'assi di Renault

Renault 5 Turbo 3E, al via le prenotazioni della supercar elettrica compatta

De Meo (Renault): «Auto già su un altro pianeta. Diventeranno come uno smartphone, sviluppo in due anni»
Condividendo i dubbi e le preoccupazioni espresse da altri costruttori il numero uno del Gruppo Renault Luca de Meo ha ribadito oggi - in occasione di un incontro con la stampa al Salone dell'Auto di Parigi - una delle sue ricette per uscire dall'impasse che sta caratterizzando il mercato, in particolare quello dei modelli elettric. «La prima cosa da fare - ha detto - è ritornare a utilizzare delle piccole vetture, che nel caso delle elettriche permettono di usare una batteria più compatta. E che potenzialmente permette di fare macchine elettriche che costano meno rispetto a quelle a combustione». De Meo ha però sottolineato che per realizzare questo cambiamento servono delle normative, comprese quelle euro-ncap, idonee allo sviluppo di queste auto cittadine e al loro arrivo nel mercato europeo.
«Che senso ha - ha detto - fare un crash test a 56 km/h quando il limite nelle aree urbane è di 50 km/h». «Comunque queste piccole automobili, assimilabili alle keicar giapponesi, dovrebbero avere tutte le dotazioni di sicurezza quanto potrebbero chiedere i clienti di questo segmento che non esiste». Sollecitato sul tema di una collaborazione tra aziende europee, tipo Airbus, il numero uno del Gruppo Renault ha detto che quello delle piccole elettriche potrebbe essere un primo ambito percorribile. «Senza dimenticare però - ha ribadito - il settore dei piccoli veicoli commerciali per le consegne dell'ultimo miglio».