La Panda in versione Trekking

Il mercato italiano sempre peggio:
febbraio -17%, tornati indietro di 35 anni

di Giorgio Ursicino
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ROMA - Nessun segnale di ripresa per il mercato italiano dell’auto. Anche febbraio è stato un mese da incubo, il 15° calo consecutivo a doppia cifra, il 19° da gennaio 2011. E le speranze che la situazione migliori sono minime poiché la raccolta ordini è andata addirittura peggio delle immatricolazioni. Le consegne sono infatti diminuite del 17,4%, attestandosi a 108.419 unità (per trovare un febbraio peggiore bisogna tornare a 35 anni fa), mentre i contratti stipulati nel periodo sono crollati di quasi il 25%. Entrambi i valori si sommano a quelli già pessimi registrati a gennaio e portano il cumulato delle vendite a -17,3% e quello dei contratti a -20% (appena 220 mila nei due mesi che di solito sono fra i migliori dell'anno).

Poche speranze di ripresa. Il crollo di feabbraio si somma a quello di febbraio 2012 quando le nuove targhe erano già scese del 18,6% rispetto allo stesso mese del 2011 e ormai il nostro paese viaggia su perdite almeno doppie rispetto a quelle della media europea. Secondo il Centro Studi Promotor proiettando il trend dell’ultimo semestre nell’intero 2013 si chiuderà l’anno con appena 1.303.625 unità (le 1,4 milioni di targhe del 2012 hanno costretto alla chiusura un concessionario al giorno). Le associazioni di settore restano preoccupate, ma attenuano le proteste nella speranza che il nuovo esecutivo affronti il problema in maniera strutturale. Sempre secondo il CPS, infatti, lo Stato è il primo penalizzato dall’esagerata pressione fiscale sul settore: nel primo bimestre il gettito Iva proveniente dalla vendita delle auto si è contratto di 150 milioni che si sommano ai 154 milioni in meno incassati dalle imposte sulla vendita dei carburanti.

Fiat guadagna quota.
Il Lingotto è andato meglio della media del mercato, sia come Gruppo, sia, soprattutto, come brand Fiat. Con 31 mila consegne il Gruppo ha guadagnato 0,2 punti di quota attestandosi al 28,5%, mentre il marchio di punti ne ha guadagnati 2,4% salendo al 21,6%. Fiat ha due modelli in testa alla classifica delle vendite (Panda e Punto), mentre sul terzo gradino del podio si è arrampicata appena lanciata la settima generazione di Golf che è diventata anche la vettura estera più venduta e la diesel più richiesta in assoluto. Fra i costruttori che hanno una quota significativa solo Audi (più 2,16%) e Kia (più 15,79%) hanno incrementato i volumi. Sono state intanto rinviate le trattative per il rinnovo del contratto Fiat, mentre i 19 lavoratori di Pomigliano torneranno in cassa integrazione.

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Sabato 2 Marzo 2013 - Ultimo aggiornamento: 10-03-2013 16:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA