Elisabetta Ripa all'E-Prix di Roma è il ceo di Enel X Way, la nuova divisione di Enel dedicata alla mobilità elettrica nonché direttore Global e-Mobility di Enel

Elisabetta Ripa (Enel X Way): «Renderemo la mobilità elettrica più semplice e accessibile»

di Nicola Desiderio
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Enel X si divide in due e dà vita a Enel X Way, la divisione che si concentra sulla mobilità elettrica e ha fatto il suo debutto in occasione dell’E-Prix di Formula E a Roma. La sua conduzione è stata affidata ad Elisabetta Ripa, manager che ha maturato la propria carriera nel mondo delle telecomunicazioni e, prima di approdare a Enel X Way, è stato amministratore di Open Fiber, altra società del gruppo Enel fino allo scorso anno. In sintesi: passa dall’occuparsi delle infrastruttura in fibra ottica a quella energetica per la mobilità.

Da Enel X ed Enel X Way, perché questa novità e in che cosa differenziano?

«In sostanza Enel X si divide in due e Enel X Way si concentra sulla mobilità elettrica e sull’infrastruttura al servizio della mobilità. Partiamo dunque dall’enorme lavoro fatto in passato da Enel X e pensiamo di accelerare ulteriormente con grandi investimenti».

Molti parlano di esperienza dell’auto elettrica, un concetto all’interno del quale ci sono tante cose tra cui l’accessibilità e la semplicità della ricarica. Che cosa volete fare per questi due aspetti in particolare?

«Per quanto riguarda l’accessibilità, dobbiamo lavorare sulla capillarità della rete e la possibilità di avere infrastrutture di diversa natura sia per chi vuole farlo a destinazione, e dunque ha a disposizione più tempo, sia per chi deve farlo in itinere, mentre si sposta. Insisteremo molto sui punti di ricarica ad alta potenza dove investiremo pesantemente anche attraverso una joint-venture (con Volkswagen, ndr) dotando il paese di 3.000 punti di ricarica lungo le grandi arterie e nei punti di incontro principali. Dopodiché punteremo sulla semplicità che vuol dire sostanzialmente rendere interoperabili tutte le infrastrutture, ovvero tutte le reti che operano in questo settore, attraverso una piattaforma digitale molto semplice e funzionale. La chiave di tutto è nella digitalizzazione, altra area dove vogliamo investire, perché quello è il futuro dei servizi di mobilità e della loro diversificazione».

Ci sono poi altri due aspetti molto importanti: il “plug and charge”, che è fondamentale per l’esperienza e per la quale occorre che le reti si parlino tra di loro, e poi la chiarezza delle tariffe. Lei ha ben presenti tali tematiche visto che proviene dal mondo delle telecomunicazioni, e oggi c’è anche l’argomento del prezzo dell’energia che è molto sentito. Che cosa intendete fare?

«Quando sono nati gli smartphone, ogni marca aveva una presa diversa dall’altra e poi si è arrivata ad una convergenza. Nell’auto elettrica siamo ancora nella fase della standardizzazione che ci consentirà di arrivare a soluzioni comuni e condivise. Quindi noi dobbiamo spingere verso la standardizzazione in ambito internazionale e verso la possibilità di utilizzare soluzioni diverse sulla stessa infrastruttura. Per quanto riguarda i prezzi, nonostante l’aumento della materia prima energia, abbiamo mantenuti intatti i prezzi delle offerte flat. E questo consente al cliente di accedere con 45 euro a tutte le infrastrutture senza doversi preoccupare degli incrementi. Cercheremo nel futuro di utilizzare soluzioni sempre più convenienti e che diano al cliente chiarezza e prevedibilità della spesa».

Enel punta all’energia con quali orizzonti?

«Noi puntiamo sulla creazione del valore. Stiamo valutando la possibilità di rafforzare la società attraverso una trasformazione del business model considerando opportunità finanziare di varia natura: una quotazione piuttosto che un’operazione con fondi specializzati. Siamo aperti ovviamente a tutte le opzioni con l’obiettivo di rendere visibile l’enorme valore che c’è nella mobilità, del quale noi siamo convinti e che dobbiamo rendere chiaro al mercato».

L’attuale congiuntura economica, con il caro materie prime e il caro energia, potrebbe comprate rallentamenti nella transizione?

«Secondo me invece porterà ad un’accelerazione perché, di fronte a queste crisi, ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante puntare a forme rinnovabili di energia che sono il presupposto della mobilità elettrica. Dunque credo che ci sarà molta più attenzione da parte delle istituzioni e della politica per la realizzazione di fonti alternative».

Che cosa farete per facilitare la ricarica a domicilio, soprattutto per tutte quelle persone che vivono in condominio?

«Più del 60% delle persone in Italia potrebbe dotarsi di una struttura di ricarica domestica o presso il luogo di lavoro. Questo vuol dire che dobbiamo semplificare il processo di approvazione e intensificare gli incentivi a questo tipo di soluzioni. Stiamo parlando di infrastrutture semplici da installare».

Che ruolo ha il motorsport per Enel X Way?

«Per noi è una grandissima palestra, un laboratorio a cielo aperto per il nostro settore di Ricerca e Sviluppo perché si provano le tecnologie in condizioni estreme. Una infrastruttura di ricarica che si dimostra compatibile con i criteri di sicurezza e di performance del motorsport, è perfetta per tutti noi. Noi ci saremo, in particolare nelle aree del motorsport che riguardano i veicoli derivati dalla serie e non soltanto i prototipi come la Extreme E».

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Lunedì 18 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 22-04-2022 09:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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