Caso Fca, è scontro Roma-Berlino Germania: richiamare alcuni modelli Delrio: una richiesta irricevibile

Caso Fca, è scontro Roma-Berlino, Germania: «Richiamare alcuni modelli», Delrio: «Una richiesta irricevibile»

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«La richiesta di Berlino è totalmente irricevibile». Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio replica così, al Tg3, al collega tedesco che chiede all'Ue di garantire il richiamo di alcuni modelli di Fca dopo l'inchiesta Usa sulle emissioni illegali. «Abbiamo accettato di costituire a Bruxelles una commissione di mediazione perchè non abbiamo niente da nascondere - aggiunge Delrio - I nostri test dimostrano che non esistono dispositivi illegali e comportamenti anomali».

Secondo Delrio, inoltre, «questa interpretazione della Germania va contro le regole che ci siamo dati di responsabilità di ogni Nazione verso le proprie case produttrici. Noi non abbiamo chiesto nessuna ulteriore indagine su Volkswagen, ci siamo fidati di loro. È giusto che il confronto avvenga sulla fiducia e il rispetto reciproci». Quanto al futuro, il ministro sottolinea che le strategie dell'Italia «mirano a ridurre drasticamente le emissioni di Co2 nel trasporto stradale. Per questo, abbiamo deciso, insieme agli altri Paesi europei, che dalla fine del 2017 entreranno in vigore i test di controllo delle emissioni eseguiti direttamente su strada, dove il comportamento dei veicoli è più rispondente a quello usuale».

In Mattinata il ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt aveva attaccato in un'intervista alla Bild on Sonntang riferendosi all’ipotesi di un uso di software irregolari per i test sulle emissioni, oggetto da mesi di una “battaglia” tra Roma e Berlino: «Le autorità italiane sapevano da mesi che Fca, nell’opinione dei nostri esperti, usava dispositivi di spegnimento illegali». Dobrindt sottolinea che  Fca si è «rifiutata di chiarire» e che la commissione Ue «deve conseguentemente garantire il richiamo» di alcuni modelli. Già venerdì il governo italiano, per voce del viceministro Riccardo Nencini, aveva definito «incomprensibile» l’insistenza del governo tedesco viste «le risposte già ottenute dal Mit».

Dal canto suo la Commissione, attraverso un portavoce, sempre venerdì aveva fatto sapere che si stava «esaurendo il tempo» per le autorità italiane per dare le spiegazioni richieste dalla Commissione europea sulla contestazione dell’omologazione di un modello della Fiat sollevate a settembre scorso dal ministro tedesco dei trasporti, ricordando però che «i poteri della Commissione sono limitati» perché può agire se uno Stato membro non rispetta le regole europee ma non «direttamente contro un produttore di auto.

«Sono gli stati membri ad essere responsabili della certificazione delle auto per la loro immissione nel mercato europeo e in questo contesto - aveva aggiunto la portavoce della Commissione - la Germania ha sollevato serie preoccupazioni sulla compatibilità di un modello Fiat con la legislazione europea sulle emissioni auto. Cosa che le autorità italiane contestano. La Germania ha chiesto di intervenire in quello che definiamo un processo di mediazione, che è uno sforzo per trovare un accordo comune. Abbiamo ripetutamente chiesto alle autorità italiane di presentare spiegazioni convincenti e stiamo esaurendo il tempo, perché vogliamo concludere molto presto il negoziato sulla compatibilità della Fiat con la legge Ue».

A Dobrindt aveva già risposto il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda a margine della registrazione di “Faccia a faccia” condotto da Giovanni Minoli in onda su La7, a proposito della richiesta tedesca di un’intervento della Commissione Ue su  Fca. «Berlino, se si occupa di Volkswagen, non fa un soldo di danno».  Circa il caso di Fiat Chrysler Aurtomobiles con le autorità americane, il ministro ha sottolineato che «le agenzie Usa di solito sono abbastanza indipendenti. Ma ora non so, bisogna vedere le carte».
 

 

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Domenica 15 Gennaio 2017 - Ultimo aggiornamento: 16-01-2017 16:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2017-01-16 22:28:25
Ha me non piace mangiare i crauti alle 7 del mattino. E a voi?