La presidentessa del Brasile Rousseff con Marchionne ed Elkann

Fca inaugura una nuova fabbrica Jeep
in Brasile. Marchionne: «È una rivoluzione»

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GOIANA - La fotografia conclusiva dell'inaugurazione del nuovo stabilimento Jeep di Goiana, in Brasile, è stata quella di John Elkann, Sergio Marchionne, la presidente brasiliana Dilma Rousseff, e il presidente di Fca in America latina, Cledorvino Belini, che schiacciano insieme il bottone che dà il via simbolicamente alla produzione della modernissima fabbrica.

Una fabbrica che in realtà produce già da un paio di mesi l'ultimo modello del glorioso marchio americano, il Renegade, che a breve sarà lanciato sul mercato brasiliano, dove Fiat (ora Fca) è leader di vendite da 13 anni consecutivi e, dallo scorso anno, anche di produzione, avendo scavalcato lo storico rivale della Volkswagen. «Oggi celebriamo l'inizio di un nuovo capitolo della lunga e ricca storia che lega il nostro gruppo al Brasile», ha detto il presidente di Fca, John Elkann, parlando in un ottimo portoghese.

«È una storia di successo, che ci ha visto crescere insieme da ormai quasi 40 anni, fino a conquistare la posizione di leader nel mercato nazionale. Grazie all'unione di Fiat con Chrysler, oggi siamo più forti, e soprattutto siamo pronti a lanciare una nuova, grande sfida: realizzare qui, a Pernambuco, il nostro più grande progetto di sviluppo industriale per far crescere Jeep a un livello mai raggiunto».

«In tutte le mie esperienze in giro per il mondo - ha confessato Sergio Marchionne - è qui, a Pernambuco, che ho visto compiere la rivoluzione più grande. È iniziata cinque anni fa, quando abbiamo creduto che nel mezzo di una distesa di canne da zucchero si potesse creare uno degli stabilimenti più competitivi al mondo. Poi è stata scritta, passo dopo passo, dalla gente di qui. Oggi non celebriamo un polo industriale, un marchio o un prodotto», ha aggiunto. Marchionne, che ha detto di sentirsi «anche un po’ brasiliano» ha anche e ha voluto ringraziare personalmente dal palco i dipendenti. «Celebriamo lo spirito di Pernambuco e della sua gente. Senza di loro il nostro progetto, per quanto ambizioso, non sarebbe mai riuscito».

La presidente Dilma Rousseff ha concluso la serie di interventi, che hanno visto sul palco anche il governatore del Pernambuco, Paulo Camara, e il ministro dello Sviluppo Armando Monteiro. «Ringrazio i vertici di Fca per la scelta strategica del Pernambuco. Sono investimenti che aiutano il Brasile a crescere. Fiat ha una lunga tradizione in Brasile, si può dire che è un'azienda un po’ verdeoro, anche se ha il cuore italiano», ha detto Dilma.

Quella di Goiana, la seconda in Brasile dopo quella di Betim, è la prima fabbrica inaugurata dopo la nascita di Fca. Ed è anche la più grande e la più moderna del gruppo. I lavori di costruzione sono durati circa due anni e mezzo e l'investimento complessivo è stato di 7 miliardi di reais (oltre 2,2 miliardi di euro), di cui circa un miliardo di euro per lo stabilimento Jeep, 650 milioni di euro per il parco dei fornitori e il resto per lo sviluppo dei prodotti e altri investimenti.

Cifre importanti per il settore automobilistico brasiliano, che ha fatto segnare negli ultimi mesi una flessione dovuta al rallentamento dell'economia verdeoro. La nuova fabbrica, dotata di 700 robot (650 in lastratura, 40 in verniciatura e 10 al montaggio), si estende su un'area coperta di 260 mila metri quadrati e ha una capacità produttiva di 250 mila veicoli all'anno. «Nel 2015 prevediamo di costruire 100 mila unità», ha detto Belini. Marchionne ed Elkann si tratterranno in Pernambuco anche domani, per il consiglio di amministrazione di Fca sui conti del primo trimestre 2015. Sempre in Brasile, giovedì, si terrà il cda di Cnh Industrial sui conti dei primi tre mesi.

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Martedì 28 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 30-04-2015 00:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA