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ROMA - Per i 3.200 dipendenti della Ferrari (solo 150 dei quali all'estero) è in arrivo un premio annuale che oscilla fra i 4.100 euro per i duemila operai e i 4.300 per i 1.200 impiegati.
Attenzione, però, il premio non sarà uguale per tutti. Chi ha lavorato tutti i giorni riceverà un ulteriore premio di 200 euro (+5% circa) mentre chi si è assentato per meno di 8 giorni lavorativo lo otterrà al 100% ed è il caso della stragrande maggioranza dei lavoratori poiché l'assenteismo in Ferrari è quasi inesistente. Chi non ha lavorato per più di 9 giorni, comunque, si vedrà diminuire il premio a seconda dei giorni di assenza: chi si è assentato per 80 ore, ad esempio, subirà una riduzione del 10% del premio e chi la lavorato 120 ore meno del totale perderà circa 800 euro.
Tagli che l'anno prossimo sono destinati ad aumentare. Nelle assenze è compreso tutto: giorni di malattia ma anche 104 (permessi per assistere parenti bisognosi) o permessi matrimoniali.
Il premio della Ferrari viene calcolato sulla base di quattro criteri: numero vetture realizzate; fatturato complessivo, qualità del prodotto e porduttività dei dipendenti.
Criteri parzialmente diversi da quelli in vigore per l'intero gruppo Fiat del quale Ferrari è la punta di diamante. negli altri stabilimenti del Lingotto per il premio di produttività vengono calcolati i giorni di presenza ma non, ad esempio, l'aumento del fatturato. Dunque in Ferrari, indirettamente e a differenza del resto del gruppo Fiat, in qualche modo si redistribuisce ai dipendenti una parte dell'utile prodotto.
Il premio Ferrari di quest'anno è il più alto mai distribuito perché l'anno scorso il fatturato della casa di Maranello è aumentato del 5% e gli utili dell'8% nonostante la scelta dell'azienda di contenere il numero di vetture prodotte sotto quota 7.000 per preservarne l'esclusività.
A far aumentare la produttività (e quindi il premio) della Ferrari è stata la Maserati. Già, perché Ferrari fornisce alle Officine Maserati di Grugliasco, a due passi da Torino, i motori a benzina a sei e otto cilindri che equipaggiano la Quattroporte e la Ghibli. Motori per i quali sono stati assunti circa due anni fa circa 250 giovani.
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