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La Ferrari archivia un anno da record e per i suoi 5.000 dipendenti aumenta il premio annuale di competitività fino a 13.500 euro, il 12,5% in più rispetto ai 12.000 euro del 2021. I risultati finanziari sono in forte crescita con un utile netto di 939 milioni di euro, in aumento del 13% sull'anno precedente, 13.221 consegne totali (+18,5%), e 5 miliardi di ricavi netti (+19,3%.). «Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo. Guardiamo avanti con grande fiducia, incoraggiati dai numerosi segnali e risultati di un'azienda in evoluzione» commenta l'amministratore delegato Benedetto Vigna. A dimostrare l'ottimo stato di salute della casa di Maranello c'è anche il portafoglio ordini, che è «molto robusto, copre bene il 2023 e una parte del 2024». Per gestire le liste d'attesa Vigna spiega che «viene dato molto più spazio al lato esperenziale». Presso i dealer sono disponibili le auto ibride e c'è «un forte interesse dei clienti per la 296 Gtb e Gts».
Nessuno impatto sulle consegne dai lockdown in Cina per il Covid. Vigna sottolinea che l'elettrificazione «procede secondo i piani» e che la produzione del Purosangue, iniziata nel 2022, sta salendo e gli ordini sono «ben oltre le aspettative». «Confermiamo il tetto del 20%, quest'anno forse non ci arriveremo, ma siamo in linea con gli obiettivi» aggiunge.
Ferrari e le priorità (tra cui la F1)
Il Cavallino guarda al futuro con quattro priorità. La prima interessa il mondo della F1. «Vogliamo tornare a essere competitivi nel campionato. Il nostro obiettivo è vincere il Mondiale e l'intero team, con Fred Vasseur che si è recentemente unito a noi, sta lavorando in questa direzione», afferma l'amministratore delegato della casa di Maranello. «Un'altra priorità è continuare a sviluppare prodotti innovativi che consentano alle persone di divertirsi sempre di più con le nostre auto. La terza priorità è continuare ad allargare la base dei clienti, la quarta aumentare il numero dei brevetti. Nel 2022 il numero dei brevetti che abbiamo depositato è 4 volte più alto del 2021»..Confermato l'arrivo di 4 modelli nel 2023, in linea con il piano di 15 nuovi lanci entro il 2026. Nessuna intenzione di cambiare la catena dei fornitori «perché non ci sono grossi impatti». Tra gli obiettivi dell'anno appena iniziato c'è quello di ricavi a 5,7 miliardi e di un free cash flow industriale fino 900 milioni di euro.