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Fiat boccia il salone dell'auto in Italia:
«C'è la crisi, mancano le condizioni»

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TORINO - Quella Milano che si ribella alla crisi e vuole tornare a sognare in grande annuncia il ritorno di un salone internazionale dell'auto, ma è subito polemica con Bologna che si sente “scippata” della sua manifestazione, il Motorshow, quest'anno comunque annullato.

A mettere dubbi sul progetto milanese arriva però soprattutto la Fiat. «Non crediamo esistano le condizioni per far nascere un nuovo salone - dicono dal Lingotto - Pensiamo che il salone di Francoforte, che si alterna annualmente a quello di Parigi, e soprattutto il motorshow di Ginevra siano più che sufficienti per l'esigenza dei produttori, dei media e del pubblico». L'idea di riportare il salone dell'auto a Milano, dove mancava dal 1937, è di Alfredo Cazzola presidente della Promotor che negli anni '80 aveva “inventato” il Motor Show e rivoluzionato il modo di presentare le novità e i prodotti del mondo dell'automotive.

La sede scelta è la Fiera di Rho Pero, una delle più grandi al mondo, la più “internazionalizzata”. A protestare subito Bologna che, nonostante l'annullamento per diserzione dei marchi automobilistici della prossima edizione (dicembre 2013), ha in calendario la manifestazione fino al 2021. Poi arrivano le perplessità della città di Torino che, a sua volta, voleva tornare a essere la vetrina delle novità, dell'auto verde, di un nuovo modo di concepire il trasporto. Infine ecco la doccia fredda di una secca presa di posizione del gruppo Fiat.

«Le difficoltà dei mercati hanno portato in questi ultimi anni - si legge in una nota del Lingotto - alla chiusura di importanti sedi espositive in grandi città europee». Così il Miracolo a Milano, come aveva definito il suo progetto poche ore prima Alfredo Cazzola, sembra già una mission impossible. L'annuncio ufficiale del salone della rinascita dell'auto a Milano è stato dato oggi in una conferenza stampa congiunta di Alfredo Cazzola presidente di Promotor e da Enrico Pazzali ad di Fiera Milano.

«Sono stato spinto dalla coscienza che l'Italia era rimasta senza un salone internazionale dell'automobile - ha detto Cazzola, - ora la nostra intenzione è di fare il salone più bello del mondo, più trendy più coinvolgente, più divertente». «Il salone dell'auto in Italia c'è già», avevano subito replicato da Bologna, «Deciderà il mercato», la posizione di Enrico Pazzali che con FieraMilano afferma comunque di voler giocare un ruolo importante per aiutare le aziende italiane a conquistare i mercati del mondo. È stato fatto a Milano con la moda, i mobili, il design, si può tentare di rilanciare anche un mercato adesso depresso come quello dell'auto.

«Noi comunque - dice Pazzali - non vogliamo giocare la Coppa Italia, ma Milano ha l'ambizione di confrontarsi con Shangai, con New York e Istanbul. Abbiamo una statura da Champions League». Manca più di un anno a quella che dovrebbe essere l'inaugurazione il 10/12 2014 del primo Milano Auto Show. Il progetto è pronto, è ambizioso, ma è ancora da far valutare alle case automobilistiche. Ancora da vendere insomma. E non c'è dubbio che dopo la stroncatura di Fiat, la strada sembra ripidissima.

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Sabato 16 Novembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 20-11-2013 23:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA