
Fiat, fino a 2mila euro a 11 mila quadri.
Fim, Uilm e Ugl protestano: «E gli altri?»

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Scoppia la polemica sindacale in Fiat. Questa volta, però, a protestare non è la Fiom. Sono state infatti Fim, Uilm e Ugl - tutt'e tre organizzazioni firmatarie del contratto Fiat (diverso da quello Federmeccanica) - a protestare con un inusuale comunicato che, sostanzialmente, accusa Fiat di dividere i suoi dipendenti in "figli e figliastri".
A far scoppiare il caso è stata la decisione della società di pagare un premio fra i 500 e i 2.000 euro lordi a circa 11.000 quadri o comunque alla fascia del personale "di più alta professionalità".
«Una mossa sbagliata - dice Ferdinando Uliano, responsabile Fim-Cisl per le fabbriche Fiat - Perché da 7 mesi siamo in trattative con la società per il rinnovo del contratto e l'azienda ci dice che non ci sono soldi per aumentare il salario. Siamo di fronte ad una clamorosa ingiustizia specie per tutti quei lavoratori che si stanno impegnando a contribuire alla maggiore competitività del'azienda».
Nel pomeriggio il segretario nazionale della Uilm Rocco Palombella aveva minacciato: «Iniziative di mobilitazione se la Fiat non dovesse sbloccare il confronto sul fronte del salario». Fiat e i sindacati firmatari del contrato si rivedranno al tavolo di trattativa il prossimo primo aprile.
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