
Fleet Motor Day 2025, l'11^ edizione è da record. Talk e prove in pista per evento dedicato a fleet e mobility manager
Ritorna a Roma il Fleet Motor Day, l’evento annuale dedicato al mondo della mobilità aziendale, in programma l’8 e il 9 aprile. La nuova edizione arriva in un momento delicato per il settore, alle prese anche con la stretta fiscale sulle auto in fringe benefit decisa dal Governo nell’ultima Legge di Bilancio che sta creando incertezza nel mondo aziendale. Non a caso, il talk tra esperti dell’auto aziendale che ha aperto l’evento l’8 aprile ha visto tra i suoi focus il tema della fiscalità.
Fleet Motor Day, doppio appuntamento a Roma. L’undicesimo appuntamento con il Fleet Motor Day è promosso da LabSumo (spin-off della casa editrice Sumo Publishing impegnato nella promozione di studi, analisi, eventi e iniziative di formazione sui temi della mobilità aziendale) in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio delle Associazioni Aniasa e Unrae. La formula dell’evento prevede, come da tradizione, un doppio appuntamento: l’8 aprile presso Spazio Novecento si sono tenuti 3 talk che hanno messo a confronto operatori del noleggio veicoli, case auto e player della telematica sui temi strategici per la mobilità. Sono intervenuti, tra gli altri, Alberto Viano - Presidente Aniasa, Antonella Bruno - Country Manager di Stellantis in Italia, Fabrizio Faltoni - Presidente e AD di Ford Italia, Mattia Vanini - Vice Presidente di Autotorino e Dario Casiraghi - AD di Arval.
Il 9 aprile è, invece, la giornata delle prove in pista, dei test drive e dei test Adas sui 5 circuiti in pista e off-road dell’autodromo di Vallelunga. Sono 200 le vetture (con 11 anteprime) che i gestori dei parchi auto aziendali potranno visionare e provare a Vallelunga. L’evento ha un nuovo record di presenze di case automobilistiche, grazie alle conferme di Alpine, Audi, BYD, Cupra, Dacia, Ford, Hyundai, Maserati, Mazda, MG Motor, Omoda, Polestar, Renault, Skoda, Stellantis, Stellantis Pro One, Tesla, Toyota, Lexus, Volkswagen, Volvo. Presenti, ovviamente, anche i principali operatori del mondo del noleggio e della filiera automotive B2B.
Caro Fisco ti scrivo. Durante i talk della prima giornata stati presentati i risultati dello studio dal titolo “Caro Fisco ti scrivo”, una instant survey sulla community di fleet e mobility manager che indaga come le nuove aliquote sui fringe benefit stanno impattando concretamente sulle flotte, sulle car list e policy a medio termine, sul mercato delle auto aziendali a lungo termine e sul futuro della tecnologia full hybrid. L’atteggiamento del settore emerge in maniera evidente: il 42% dei manager ha detto di aver bloccato i nuovi contratti e di voler prolungare il più possibile quelli esistenti. Il 36% non prevede al momento degli effetti di particolare impatto, mentre il 10% sta cercando di negoziare con le società di noleggio per cambiare veicolo o motorizzazione dell’auto contrattualizzata. Molti fleet manager prevedono anche di rinunciare alle auto full hybrid e di andare verso le full electric oppure di mantenere le auto a benzina, pur temendo un aumento dei canoni. Per altri, però, la stretta fiscale è un’opportunità per aiutare a raggiungere gli obiettivi green aziendali.
Il dibattito si inserisce nel contesto della Legge di Bilancio 2025, che ha introdotto un regime fiscale agevolato per incentivare l’uso di veicoli a basso impatto ambientale, ovvero le auto elettriche e le ibride plug-in. Al contrario, i veicoli a combustione interna (benzina o diesel) saranno soggetti a una tassazione più elevata, incluse le ibride senza spina. Per gli attori del noleggio e le aziende si tratta di una decisione penalizzante e la speranza condivisa è in un emendamento che introduca la cosiddetta clausola di salvaguardia, in base alla quale i datori di lavoro che hanno ordinato un'auto aziendale come fringe benefit nel 2024, ma avranno la consegna entro giugno 2025, saranno salvi dall’aumento di tassazione prevista per chi avrà a disposizione una vettura aziendale come benefit.
I dati del noleggio in Italia. Le immatricolazioni del noleggio veicoli (auto e veicoli commerciali leggeri) hanno dato segnali positivi nel primo trimestre 2025, grazie a un andamento più favorevole delle vetture: +3,43%, che inverte la tendenza della seconda parte del 2024. Discreto l’incremento delle immatricolazioni per il lungo termine (+5,71%), mentre per il breve termine permane il rosso (-2,72%). Tuttavia, nel suo complesso, il mercato nel primo trimestre di quest’anno non riesce a recuperare sul 2024: -3,19%, nonostante un marzo in crescita. Sono questi i principali dati che emergono dall’analisi trimestrale sul settore del noleggio veicoli promossa da Aniasa, l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use, e dalla società di analisi di mercato Dataforce.
La ripartenza del noleggio a lungo termine (NLT) è ascrivibile esclusivamente alle società captive, che nel primo trimestre hanno compiuto un balzo in avanti delle immatricolazioni (+69%), seguendo le strategie commerciali dei brand automobilistici di appartenenza, che appaiono molto orientati verso questo canale. Per gli altri operatori del mercato del lungo termine il risultato del primo trimestre è in forte ritardo rispetto all’anno scorso (-28%).
Perdurano anche le difficoltà del comparto dei veicoli commerciali leggeri sia in ambito NLT che nel noleggio a breve termine (NBT), che registra un -29,54%. Il noleggio a lungo termine ha targato da gennaio a marzo 121.330 auto e veicoli commerciali, raggiungendo una quota di mercato del 24,65%; il noleggio a breve termine, invece, ha immatricolato un totale di 41.378 unità, conquistando una quota di mercato dell’8,41%. Complessivamente il comparto del noleggio “pesa” sul mercato il 33%.
“I dati del primo trimestre dell’anno confermano i timori espressi dall’Associazione nei mesi scorsi, con il settore del noleggio che, escludendo il trend delle società legate a brand automotive, perde oltre 1 immatricolazione su 4. Calo peraltro registrato anche dalle società di noleggio a breve termine. Resta la situazione di forte incertezza determinata dalla normativa sulle auto aziendali in fringe benefit, che oggi vede gran parte delle aziende rinviare il rinnovo del proprio parco veicoli per non incorrere nella nuova disciplina fiscale, più penalizzante per driver e aziende che scelgono non solo auto con motore termico, ma anche tutte le alimentazioni ibride senza spina”, è il commento del Presidente di Aniasa, Alberto Viano. “Le conseguenze quindi sono minori immatricolazioni, rallentamento nel ricambio del circolante e minori entrate fiscali per lo Stato. Esattamente quanto previsto da tutti gli attori dell’automotive all’atto dell’incauta adozione dei nuovi parametri fiscali. Dopo i tentativi falliti nei DL Milleproroghe e Bollette, si conferma la necessità di un immediato intervento legislativo, che eviti per i mesi a seguire ulteriori aggravamenti della situazione di mercato”.