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Fornitori settore auto a Commissione UE, case “non europee” producano componenti in Ue

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Appello alla Commissione europea da parte di alcuni fornitori europei del settore automotive, tra cui i gruppi francesi Forvia, Valeo e OpMobility, affinché obblighi le nuove case automobilistiche “non europee” a produrre almeno una parte dei componenti nell'Ue. La richiesta, che sarà ribadita durante un tavolo di lavoro voluto dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e previsto per giovedì a Bruxelles, è che siano fissati “chiari obiettivi di contenuto regionale per l'industria automobilistica”. La Commissione è chiamata a trovare un equilibrio tra i suoi ambiziosi obiettivi in termini ambientali, con il traguardo del 100% di energia elettrica entro il 2035, e le richieste di aiuto da parte di un settore che impiega circa 14 milioni di persone e in cui sono sempre più frequenti i piani di riduzione dei posti di lavoro.

I giganti dell'industria tedesca, Bosch, ZF e Continental, non hanno firmato la lettera inviata martedì, mentre il principale sindacato tedesco IG Metall aveva avanzato richieste simili, dicendosi aperto agli investimenti cinesi, ma a determinate condizioni. Come aveva sottolineato Christophe Perillat, Ceo di Valeo, al Salone dell'Auto di Parigi a ottobre scorso, l'Europa ha già tassato i veicoli elettrici cinesi venduti nel Vecchio Continente, ma i produttori cinesi stanno gradualmente installando fabbriche in Europa e potrebbero importare massicce quantità di componenti per ridurre i costi di produzione.

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Domenica 2 Febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 16:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA