General Motors e Hyundai Motor Company hanno firmato una lettera di intenti per esplorare possibilità di collaborazione strategica riguardo allo sviluppo dei prodotti, la loro fabbricazione, la fornitura di componenti e le nuove tecnologie di propulsione con l’obiettivo di ridurre i costi e i tempi di sviluppo per offrire una gamma di prodotti più ampi. Il documento è stato firmato a New York dall’Executive Chair di Hyundai Motor Group, Euisun Chung e dal presidente e CEO di General Motors, Mary Barra.
General Motors e Hyundai vogliono dunque vedere se è possibile unire le forze per sviluppare automobili e veicoli commerciali, motori a combustione interna, tecnologie correlate all’elettrico e all’idrogeno. Altri campi di esplorazione sono l’approvvigionamento di acciaio e di materie prime per le batterie. Per quanto riguarda i motori a pistoni e l’elettrico, possiamo dire che il contributo tra i due costruttori sarà paritario, per i materiali delle batterie GM può dare una mano ai coreani, soprattutto in Nordamerica.
Per l’idrogeno e soprattutto per l’acciaio invece Hyundai ha più da dare che da prendere perché nel gruppo c’è un grande produttore di acciaio e i coreani hanno da tempo puntato sull’idrogeno con continuità facendo tutto da soli. General Motors è la pioniera assoluta della tecnologia della fuel cell – il primo veicolo sperimentale è stato il GM Electrovan nel 1966 – ma ha affievolito il proprio impegno quando ha venduto la Opel (che se ne occupava e se ne occupa ancora all’interno di Stellantis) a PSA e ha lasciato l’Europa.
Dal 2017 ha un accordo con Honda che comprende anche la condivisione della piattaforma Ultium per le auto elettriche, la guida autonoma e per le fuel cell all’interno della joint-venture Fuel Cell System Manufacturing LLC che, come unico risultato, ha dato la costruzione di un impianto di produzione a Brownstown, nello stato americano del Michigan, che impiega 80 persone per la produzione di Hydrotec, uno stack da 77 kW. Un po’ pochino per un’alleanza che nel frattempo si è già allentata per Ultium.
Logico dunque che, mentre Honda stringe accordi su elettrico e intelligenza artificiale con Nissan e Mitsubishi, GM cerchi un altro partner per trovare competitività avendone avuti già diversi nel corso della sua lunga storia. Per Hyundai, che è stata tradizionalmente piuttosto riluttante a condividere le proprie risorse e tecnologie, si tratta invece di una novità. A livello dimensionale, i due costruttori sono piuttosto vicini: nel 2023 Hyundai ha venduto 7,1 milioni di pezzi, GM si è attestata su 6,5 milioni.
La differenza è nella presenza in Europa che General Motors ha ufficialmente abbandonato in occasione della già citata vendita di Opel nel 2017. La casa di Detroit potrebbe dunque tornare a produrre e vendere nel Vecchio Continente ricominciando liddove aveva lasciato. Hyundai e Kia hanno infatti le loro strutture commerciali e di sviluppo tra Francoforte e la vicina Rüsselsheim, proprio dove GM, attraverso Opel, aveva la sua testa di ponte al di qua dell’Oceano Atlantico. Possiede ancora la Cadillac Europe, con sede a Zurigo, che si occupa di distribuire anche la Corvette in alcuni paesi.