Una fabbrica Volkswagen

Germania, in 6 mesi vendute 1,472 milioni di auto nuove (+5,4%), la quota "elettrica" scende al 14,6%. Bene la Byd (+427%)

di Mattia Eccheli
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BERLINO – Con poco più di 297.300 immatricolazioni, il mercato tedesco dell'auto nuova non "drogato" dagi incentivi ha registrato una progressione del 6,1% in giugno portando il totale da inizio a quasi 1,472 milioni di registrazioni, con una crescita del 5,4%. La spinta è arrivata più dai privati, i cui acquisti sono aumentati de 9,5%, che dal canale aziendale, che però vale più del 68% dei volumi. I tedeschi hanno in parte modificato il loro modo di comperare macchine: con il 30,2% di quota, i Suv restano i modelli più gettonati, ma con una stagnazione delle consegne (+2,4%).

Al contrario, le compatte, che incidono per poco meno del 21% sul mercato complessivo, hanno avuto una impennata: +40,6%. L'indifferenza nei confronti delle elettriche persiste: -18% rispetto allo stesso mese del 2023 con 43.412 auto targate (14,6% del totale). Nel semestre le immatricolazioni di veicoli a zero emissioni ha subito una contrazione del 16,4%, mentre quelle dei veicoli ibridi sono salite del 12,5%. In giugno ne sono stati targati 88.000 esemplari, pari ad una quota vicinissima al 30%. Le plug-in consegnate sono state meno di 15.400, in calo del 3,4%, in controtendenza rispetto all'andamento del semestre (+13,3%). Le vendite di auto con alimentazioni convenzionali a benzina (+7,4% da gennaio in poi) e gasolio (+8,9%) hanno rappresentato oltre il 55% del totale. La contrazione dei volumi delle auto elettriche ha spinto verso l'alto le emissioni di Co2: +3,8% nel mese a 119,5 g/km e +1,9% da inizio anno, ma a 123,3 g/km.

Fra i marchi tedeschi, Opel (seppur di proprietà di Stellantis) è quello andato meglio in giugno: +17,9% con una quota del 5,8%. Poi Volkswagen, sempre il solo con una penetrazione in doppia cifra (20,4%), con una crescita del 14,2% e Bmw (+6,9%). Nel semestre il numero uno fra i costruttori della Germania come crescita è stata Porsche: +19,2%, malgrado un “crollo” in giugno del 23,2%, e una quota dell'1,5%. Forse anche spinta della sponsorizzazione degli europei di calcio, la cinese Byd ha contabilizzato una nuova crescita in tripla cifra: +575% nel mese (425 immatricolazioni) e +427% fra gennaio e giugno (1.202).

Maxus e Morgan sono lievitate percentualmente del 100%, ma con 8 e 10 unità, mentre la Mg si è fermata al +96%, ma con quasi 5.200 macchine immatricolate, e la Mitsubishi al +89% (poco meno di 2.900). Bene anche i marchi francesi di Stellantis: Ds (+75%), Citroen (+69%) e Peugeot (+40%), ma anche l'italiana Alfa Romeo (+57%). Da inizio anno dietro alla Byd, come crescita ci sono altri due marchi cinesi, la Maxus (+214%, con 44 consegne) e la Great Wall Motors (+119% con 1.375 immatricolazioni), oltre alla giapponese Mitsubishi (+ 123%, 16,748). Nel complesso, nei primi sei mesi Stellantis ha totalizzato in Germana il 12,7% dei volumi, praticamente come i marchi “stranieri” e generalisti del gruppo Volkswagen Skoda (7,1%) e Seat / Cupra (5,7%).

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Giovedì 4 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA