
Honda-Nissan verso modifiche al piano di fusione. Trattative a rilento tra case auto, si cerca compromesso

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Possibili cambiamenti in corso d'opera nei colloqui tra Honda e Nissan per il piano di fusione tra le due case auto giapponesi con la creazione di una holding. Lo anticipano i media nipponici, che citano fonti a conoscenza del dossier, spiegando che eventuali modifiche - in primo luogo la richiesta di Honda che Nissan diventi una sua divisione, nascono dalle difficoltà di quest'ultima di invertire la congiuntura con l'andamento negativo delle vendite, una delle premesse concordate per l'integrazione. I due costruttori, rispettivamente secondo e terzo per volumi di vendita in Giappone dopo la Toyota, avevano dichiarato a dicembre di aver concordato l'avvio di colloqui per la fusione mantenendo i rispettivi marchi. Secondo gli analisti, tuttavia, la nuova proposta di Honda incontrerebbe una forte opposizione da parte di Nissan per il timore che la sua autonomia decisionale possa essere compromessa.
Lo scorso venerdì le aziende, tramite in un comunicato congiunto hanno rinviato l'annuncio dei dettagli della fusione a metà febbraio, ritardandolo rispetto alla fine di gennaio prevista. In novembre Nissan ha dichiarato che avrebbe tagliato 9.000 posti di lavoro a livello mondiale e ridotto la sua capacità produttiva globale del 20% dopo il calo di oltre il 90% dell'utile netto nel trimestre tra aprile e settembre. L'azienda con sede a Yokohama ha inoltre avviato programmi di prepensionamento per i dipendenti dei suoi tre stabilimenti statunitensi, e intende effettuare ulteriori riduzioni della forza lavoro in Tailandia. Secondo le fonti, tuttavia, Honda non è soddisfatta delle misure adottate e chiede provvedimenti più efficaci. Il prospetto di integrazione delle due case auto rientra in un piano più ampio che prelude a tagli di costi aggiuntivi, e la condivisione dei maggiori oneri finanziari per lo sviluppo delle auto elettriche e le spesa di aggiornamento per il software dei veicoli, nel tentativo di competere con i principali concorrenti, in Cina con la BYD, e la statunitense Tesla.