Industria e-car compatta scrive alla Ue, “no dietrofront su target emissioni 2035”
Da Volvo a Polestar, da Samsung a Iberdrola e Edp. Sono oltre 150 i vertici di aziende attive nella catena del valore dei veicoli elettrici a chiedere alla Commissione europea di non fare marcia indietro sull'obiettivo di emissioni zero al 2035 per nuove auto e furgoni. In vista della ripresa questa settimana del dialogo strategico per l'automotive, gli amministratori delegati di case di auto elettriche, produttori di batterie, fornitori di servizi di ricarica e operatori di rete hanno esortato in una lettera Ursula von der Leyen «a non ritardare o indebolire l'obiettivo di emissioni zero entro il 2035 nella sua prossima revisione e a concentrarsi invece su politiche industriali e di domanda più forti per garantire la competitività dell'Europa».
I firmatari sottolineano che l'obiettivo del 2035 ha già innescato «centinaia di miliardi di euro di nuovi investimenti in tutta Europa» tra gigafabbriche di batterie, stabilimenti automobilistici rinnovati e ampliamento delle infrastrutture di ricarica. Avvertono quindi che una «marcia indietro» sul target da parte di Bruxelles «minerebbe la fiducia degli investitori, frenerebbe lo slancio e consegnerebbe un vantaggio a lungo termine ai concorrenti globali», si legge.




