Rc auto

Ivass: Bonus/Malus Rc auto non funziona, va riformato. Calo prezzi di pari passo con più concorrenza

  • condividi l'articolo

Il sistema Bonus/Malus dell'Rc Auto ha perso negli anni la sua efficacia e i suoi due obiettivi principali (misurare il rischio e incentivare alla guida prudente) e necessita di una riforma. E' questa la convinzione dell'Ivass. Il 90% dei guidatori è in classe 1 e si è così inceppato il meccanismo che legava la classe al rischio e quindi al costo della polizza. Per questo sarebbe opportuno introdurre un attestato di rischio ampliato e contratti che prevedano, in caso di mancati incidenti, la possibilità per l'assicurato di vedersi riconosciuti parte degli utili guadagnati dalla compagnia grazie al suo comportamento virtuoso.

A maggiore concorrenza fra le compagnie di assicurazioni è corrisposto, negli anni in Italia, un calo dei prezzi dell'Rc Auto. Dai grafici dell'Ivass emerge come i due indici, quello dei costi delle polizze e quello di concentrazione del mercato (chiamato Hhi) si siano mossi negli ultimi 10 anni alla stessa maniera anche se la correlazione non è necessariamente un indice di causalità. Fra il 2013 e il 2023 c'è stato un calo dei prezzi medi dell'Rc auto del 25% (che sale al -37% in termini reali) grazie anche al calo delle frodi e a una mggiore informazione, risalendo poi negli ultimi due anni (2023-2024). In questo modo si è ridotto lo 'spread' con l'Europa che ammontava a 200 euro e si è ridotto a 50 euro quello interno fra il costo della provincia di Napoli (il più costoso) e quello di Aosta (la meno cara).

  • condividi l'articolo
Lunedì 16 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA