Sergio Marchionne a Termoli con gli operai

Fca, Marchionne rilancia anche Termoli:
assunzioni per produrre i motori Alfa

di Diodato Pirone
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Quella di oggi per la Fiat Chrysler Automobiles passerà alla storia come una giornata molto più importante di quanto possano far pensare le due notizie che l'hanno scandita.

La prima novità riguarda l'Italia: Sergio Marchionne, visitando lo stabilimento di Termoli in Molise senza la presenza di giornalisti ha annunciato nuove assunzioni (per ora una cinquantina ma poi si vedrà) destinate alla produzione dal 2016 di 200.000 propulsori a benzina per le Alfa Romeo.

La seconda notizia è di carattere finanziario: la società ha annunciato l'emissione di obbligazioni per 3 miliardi di dollari con l'obiettivo di rimborsare in anticipo bond Chrysler, emessi nel 2011, che erano stati venduti alle banche americane con una clausola che impediva la distribuzione dell'utile della società Usa alla capogruppo italiana. Perché questa operazione è strategica? Perché è destinata a liberare ulteriori energie per lo sviluppo di FCA. Energie che si sommeranno ai capitali accumulati lo scorso novembre quando Marchionne raccolse circa 1,5 miliardi emettendo obbligazioni che saranno convertite in azioni e ai miliardi che arriveranno in estate dallo scorporo di Ferrari.

Questa montagna di soldi sarà destinata soprattutto allo sviluppo dell'Alfa Romeo. Nel piano industriale presentato a maggio 2014 a Detroit, Marchionne ha dichiarato di voler spendere 5 miliardi di euro per lanciare 8 modelli a marchio Alfa Romeo entro il 2018 quando prevede di vendere nel mondo 400.000 vetture col marchio del Biscione. Tutte vetture rigorosamente made in Italy.

La ristrutturazione della fabbrica di Termoli, dunque, assorbirà solo il 10% di questa somma. Con circa 500 milioni di euro lo stabilimento sarà messo in grado di sfornare due motori espressamente progettati per l'Alfa Romeo: un quattro cilindri ad alte prestazioni e un sei cilindri di derivazione Ferrari. I motori Alfa si aggiungeranno a quelli Fiat che Termoli assembla da 30 anni, da quando iniziò a fabbricare il mitico Fire (uno dei primi motori robotizzati del mondo) che è stato costruito finora in circa 20 milioni di esemplari.

Il primo risultato dei nuovi investimenti a Termoli sarà l'eliminazione della cassa integrazione che ancora scandisce la vita della fabbrica molisana e il ritorno al terzo turno notturno che dovrebbe consentire assunzioni anche perché a Termoli si fabbricano moltissimi cambi. Musica per le orecchie dell'altro grosso stabilimento di motori della Fiat che si trova a Pratola Serra, in provincia di Avellino, e che quest'anno dovrebbe tornare a sfornare almeno 300.000 motori (la sua capacità è a quota 600.000) grazie al boom della produzione delle Jeep Renegade e delle 500X a Melfi e a un commessa di 80.000 propulsori per le Suzuki costruite in Ungheria.

Marchionne è stato accolto nella fabbrica di Termoli da circa 2.000 operai, molti dei quali si sono fermati in fabbrica alla fine del loro turno di lavoro. Del suo discorso la Fiat ha diffuso le frasi finali. "Questa fabbrica di motori finisce raramente sotto i riflettori dei media - ha detto Marchionne - Consideratelo un punto d'orgoglio. In una società dove spesso la forma conta più della sostanza, voi siete il simbolo di tutti coloro che lavorano in silenzio e con serietà, di chi alle parole preferisce i fatti, di chi si impegna per risolvere i problemi. Siete un esempio di quei valori su cui abbiamo fondato Fca".


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Mercoledì 8 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2016 11:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA