Marchionne in terapia intensiva. Fca, i titoli risalgono in Borsa

Marchionne in terapia intensiva. Fca, i titoli risalgono in Borsa

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Fca in recupero a Piazza Affari nella seconda giornata di contrattazioni dopo l'uscita di scena di Sergio Marchionne e la rivoluzione al vertice con l'annuncio delle dimissioni di Alfredo Altavilla, responsabile delle attività europee del gruppo e a lungo braccio destro del manager.

Fca segna un rialzo dell'1,95% e Cnh del 2,49%, Exor guadagna l'1,79% e Ferrari lo 0,92%). Ieri alla fine dopo un avvio molto pesante il calo in Borsa della casa guidata ora dall'inglese Mike Manley è stato contenuto all'1,5%, peggio era andata invece per Ferrari (-4,88%), maglia nera del listino. 

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Marchionne intanto è ancora in terapia intensiva in condizioni irreversibili all'ospedale universitario di Zurigo. «Sono addolorato», ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in una telefonata al presidente di Fca, John Elkann: «Lui è il mio preferito», aveva affermato tempo fa durante un incontro con i manager di alcune case automobilistiche.

 

L'ospedale svizzero mantiene la più stretta riservatezza sulle condizioni dell'ex amministratore delegato di Fca mentre i media continuano l'attesa all'esterno del polo ospedaliero, con la security che non abbassa la guardia e piantona senza sosta gli ingressi. Come già nei giorni passati, non sono previsti bollettini medici o note ufficiali. Il top manager è entrato in questo ospedale di eccellenza per le cure oncologiche dalla fine di giugno ufficialmente per un intervento alla spalla destra che prevedeva poi una breve convalescenza. Non è stato così. La situazione è precipitata e le sue condizioni si sono aggravate tanto da essere definite irreversibili.

Nel ricordo che affida alle pagine del Corriere della Sera Franzo Grande Stevens, l'uomo nel tempo più vicino alla famiglia Agnelli, fa capire - senza dirlo esplicitamente - che sia un cancro ai polmoni ad aver colpito Marchionne. «Il dolore per la sua malattia - scrive Grande Stevens - è indicibile. Quando dalla tv di Londra appresi il giovedì sera che egli era stato ricoverato a Zurigo, pensai purtroppo che fosse in pericolo di vita. Perché conoscevo la sua incapacità di sottrarsi al fumo continuo delle sigarette. Tuttavia, quando seppi che era soltanto un "intervento alla spalla", sperai. Invece, come temevo, da Zurigo - chiosa Grande Stevens - ebbi la conferma che i suoi polmoni erano stati aggrediti e capii che era vicino alla fine».

 

A Torino nel frattempo Manley ha preso operativamente le redini della casa automobilistica e incontrato, al Lingotto, i manager di prima linea del Gec, il Group Executive Council, organismo decisionale del gruppo, costituito dai responsabili dei settori operativi e da alcuni capi funzione. L'appuntamento, che ha cadenza mensile, era già previsto e proseguirà oggi, vigilia della presentazione dei conti del secondo trimestre 2018. C'è anche John Elkann che divide la giornata tra Torino e Maranello, dove partecipa alla riunione del Gec Ferrari, società di cui ha assunto la presidenza. Elkann incontra, con Piero Ferrari e il nuovo amministratore delegato Louis Camilleri, i responsabili della Scuderia e rivolge un invito a continuare a dare il massimo per la corsa al titolo.

Dopo le dimissioni di Altavilla, 55 anni, Manley ha assuto a interim la carica di responsabile delle attività europee, mentre le attività di Business Development a livello globale saranno riorganizzate a riporto del responsabile finanziario Richard Palmer. Altavilla lavorerà con Manley fino alla fine di agosto per assicurare il proprio supporto durante la transizione.

Per Standard & Poor's Global Ratings il rating BB+ e la prospettiva positiva sul merito di credito di Fiat Chrysler «non cambiano dopo la sostituzione di Sergio Marchionne con Michael Manley come Ceo del gruppo».
 

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Martedì 24 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 20:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
2 di 2 commenti presenti
2018-07-24 12:46:02
Ma a un errore medico non si pensa? Prima di un intervento di solito si fa una preparazione con degli accertamenti. Quell' "impensabile" di Elkann fa riflettere. Lecito comunque sperare fino all' ultimo. Qualche volta succedono anche i miracoli.
2018-07-24 14:54:26
Mai vendere la pelle dell'orso prima di essere sicuri di averlo ucciso, vale sempre in tutte le circostanze. Non succede ma se succede c'e ne saranno di belle da vedere