«La decisione di istituire lo standard euro 7 per i veicoli commerciali leggeri e i camion è stupida. Perché sono tempi impossibili e in contraddizione con la scelta di puntare sull’ elettrico. Questo è il risultato di una politica europea nelle mani di persone che non conoscono l’automotive». Così in una intervista pubblicata sulla Stampa l’ad di Iveco Gerrit Marx. «Ci possono chiedere di investire con l’euro 7 sulla riduzione delle emissioni dei motori termici - spiega - O, in alternativa, di investire sui motori elettrici. Ma non di investire contemporaneamente su ambedue nei prossimi 10 anni». «Le decisioni - aggiunge - vengono prese da tre gruppi di lavoro diversi: l’ambiente, i trasporti e l’industria.
A questo si aggiungono le ambizioni personali di chi decide. Ci sono i politici che non hanno mai guidato un camion, ma ti spiegano come devono essere massa, dimensioni, lunghezza». Chi ha deciso lo standard euro 7, secondo Marx, «ha fatto semplicemente un gruppo di lavoro con gli esperti del settore. Che sono anche i fornitori delle aziende e hanno tutto l’interesse a rendere lo standard difficile da raggiungere. Creano il lavoro per sé stessi». L’elettrico? «L’utilitaria elettrica è un’ auto per ricchi. L’idea di abolire totalmente i motori termici è una scelta che rischia di trasformare l’Europa in una grande Cuba. Perché la nostra filiera chiuderà i battenti. E chi non passerà all’ auto elettrica dovrà andare a recuperare le parti di ricambio dalle vecchie auto. Come a Cuba».