La Maserati Ghibli, un made in Italy di grande successo

Maserati boom, la Ferrari aumenta
la produzione di motori per la Ghibli

di Diodato Pirone
  • condividi l'articolo

MODENA - Nel 2014 Ferrari fornirà alle Officine Maserati di Grugliasco e Modena altri mille motori l'anno rispetto a quelli già preventivati finora. Di conseguenza al momento - per grandi linee - Maserati prevede l'acquisto di circa 30 mila motori benzina assemblati a Maranello cui si aggiungeranno circa 10 mila propulsori diesel provenienti dalla VM di Cento, in provincia di Ferrara.

La pioggia di ordini per Quattroporte e Ghibli, provenienti in particolare dai concessionari americani e cinesi, ha spinto le due società a limare all'insù le produzioni di vetture e di motori per ridurre i tempi di consegna che secondo fonti sindacali su alcuni mercati extraeuropei sfiorano i sei mesi. La produzione dei propulsori made in Ferrari, in base ad un accordo sindacale, è passata da 126 esemplari giornalieri a quota 130 su due turni. L'aumento, calcolato su base annuale, equivale a quasi 1.000 motori in più poiché ai 220 giorni lavorativi medi distribuiti nell'anno vanno aggiunti almeno una quindicina di sabati. I nuovi livelli produttivi di Maranello hanno consentito la conferma delle 200 assunzioni interinali effettuate dalla Ferrari nel corso del 2013 destinate a coprire proprio la produzione di propulsori destinati al Tridente. E' noto che Maserati punta a passare dalle 7.000 vetture prodotte nel 2012 a quota 50.000 nel 2015.

La maggior fornitura di motori è l'ennesima buona notizia per la Maserati dopo i brillanti risultati emersi pochi giorni fa con la presentazione del bilancio 2013 di Fiat Chrysler: 15.400 vetture vendute; 1,7 miliardi di fatturato (quasi il 10% dell'intero incasso annuale registrato dal gruppo Fiat in Europa attraverso la vendita di 950 mila pezzi) e, ciliegina sulla torta, margine lordo del 15,9% nell'ultimo trimestre dell'anno contro il 15,6% registrato da Ferrari.

La fabbrica di Modena del Tridente sta per passare da 18 a 19 pezzi al giorno sulla linea della Granturismo che continuerà a lavorare su un turno giornaliero. Per la linea che invece, sempre a Modena, sforna la coupé Alfa Romeo 4C tra pochi giorni sarà inaugurato il secondo turno per il quale sono stati trasferiti a Modena, da altri stabilimenti Fiat, fra 80 e 100 lavoratori attualmente in cassaintegrazione. Va ricordato, però, che i motori della 4C non vengono dalla Motor Valley emiliana ma dalla fabbrica Fiat Powertrain di Pratola Serra, in provincia di Avellino.

Alle notizie provenienti dalle linee di montaggio dei motori Ferrari si guarda con particolare attenzione a Torino. La fabbrica di Grugliasco, che opera su due turni per produrre 140/150 Quattroporte e Ghibli al giorno , spesso anche di sabato, ha già assorbito 1.000 dipendenti ex-Bertone in cassaintegrazione da 8 anni e un migliaio di operai Fiat di Mirafiori. Ma proprio a Mirafiori, dove dal 2015 sarà assemblato il Levante, un grande suv a marchio Maserati nel quadro della nascita del cosiddetto "Polo del lusso" dell'auto, restano in attesa di tornare al lavoro altre 4.000 persone. Logica la pressione sindacale per istituire un terzo turno notturno a Grugliasco che potrebbe far tornare al lavoro in tempi relativamente brevi almeno altre 7/800 persone.

"Grugliasco è sotto pressione - spiega Claudio Chiarle della Fim Cisl torinese - permessi e ferie individuali ormai vengono concessi con il contagocce e di fronte alla notevole mole di ordini il terzo turno potrebbe essere imposto dalle cose". Ma in Maserati per ora tutti tengono le bocche cucite. Mentre nei corridoi di Maranello si parla di difficoltà tecniche per eventuali ulteriori aumenti di produzione dei propulsori per Maserati dovute ai fornitori che dovrebbero ritarare gli investimenti per assicurare l'adeguata qualità di componenti per supermotori che vanno dai 330 ai 530 cavalli, gioielli di ineguagliato splendore.

  • condividi l'articolo
Sabato 22 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 25-02-2014 00:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA