Mercato auto, in Europa a marzo vendite in calo del 3,6%. Nei primi tre mesi flessione è del 3,2%

Mercato auto, in Europa a marzo vendite in calo del 3,6%. Nei primi tre mesi flessione è del 3,2%

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TORINO - Le immatricolazioni di auto nell’Unione Europea più Efta (Svizzera, Norvegia e Lussemburgo) sono state a marzo 1.770.849, il 3,6% in meno dello stesso mese del 2018. Il primo trimestre chiude con 4.032.881 auto vendute, in calo del 3,2%. I dati sono dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’ auto. Il gruppo Fca ha immatricolato a marzo 106.680 auto nei mercati dell’Europa più Efta, l’11,7% in meno dello stesso mese del 2018. La quota è del 6%. Nei primi tre mesi dell’anno il gruppo ha venduto 259.733 vetture, con una flessione del 10,6% e una quota pari al 6,3%. Tra i marchi di Fca - si sottolinea in ambienti industriali vicini al gruppo - Jeep aumenta sensibilmente le vendite a livello europeo rispetto all’anno scorso e resta sopra la soglia dell’1% del mercato. Significativi i valori di crescita del brand in Germania e Spagna, con aumenti in entrambi i casi decisamente migliori rispetto a quelli del mercato. Crescono le vendite di quasi tutti i modelli, in particolare di Cherokee e Wrangler: quest’ultima raddoppia le immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2018. Alfa Romeo ottiene un risultato molto positivo in Spagna, dove chiude marzo in crescita di quasi l’87%.

Tra i modelli del marchio Fiat 500 e Panda sono le più vendute del segmento A. Fiat, con i due modelli insieme, detiene sia a marzo sia nei tre mesi una quota superiore al 30% nella categoria. Un altro risultato record per Lancia che anche in marzo aumenta le vendite e nel trimestre è il brand che incrementa di più le immatricolazioni. In Spagna - mercato che nel progressivo annuo perde quasi il 7% - Fca chiude il trimestre in controtendenza e migliora la quota. «Tra i 5 major markets è proprio l'Italia a registrare il calo peggiore e questo non può che metterci in allarme. L’avevamo anticipato a dicembre al Governo e lo abbiamo ribadito ieri in un incontro con il vice ministro dello Sviluppo Economico Dario Galli, al quale abbiamo avuto modo di esprimere i nostri timori sulla necessità di un più accelerato rinnovo del nostro parco circolante, uno dei più vecchi d’Europa». Lo sottolinea Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere «Per questa ragione è sempre più urgente la definizione di una visione strategica della mobilità che accompagni la transizione verso le nuove motorizzazioni elettriche con un piano chiaro e ben definito», aggiunge Crisci.

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Mercoledì 17 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 15:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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