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Mercato auto, Federauto stima -60% immatricolazioni 2020 e chiede modifiche al «Cura Italia»

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ROMA - Federauto, la federazione italiana dei concessionari di auto, ha chiesto al Governo, con una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, «alcune modifiche sostanziali» al decreto Cura Italia, per supportare le concessionarie nel periodo critico di blocco dell’attività reso necessario per limitare la pandemia di coronavirus. «L’impatto che l’emergenza Covid-19 sta avendo sui dealer è allarmante e le disposizioni contenute nel primo provvedimento del Governo a tutela delle imprese non sono sufficienti», ha detto Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, sottolineando che «se non si interviene rapidamente e in modo efficace, il rischio concreto è di compromettere la continuità aziendale e la sopravvivenza stessa delle imprese».

Federauto rileva che già le crisi economico-finanziarie del 2008 e 2011 hanno portato a un brusco rallentamento delle immatricolazioni, che si è tradotto in una diminuzione del numero dei concessionari, passati da 2.950 nel 2007 a 1.373 nel 2019. La previsione, alle attuali condizioni, è di una flessione delle immatricolazioni del -60% per il 2020 con un’ulteriore contrazione delle reti di vendita. Nella lettera al governo, Federauto sottolinea che con il calo di marzo, prossimo all’80% del volume di affari naturale, per le concessionarie si pongono criticità relative alla gestione del personale, al sostegno alla mancanza di liquidità dell’impresa e alla gestione degli stock di autoveicoli e parti di ricambio. Per questo la federazione sottolinea che, alla luce dell’emergenza, «esiste la necessità di alcune modifiche del Cura Italia dettate dall’esigenza di rendere fruibili per le concessionarie alcune misure in grado di supportarle nel periodo critico di blocco dell’attività».

Tra le proposte di Federauto ci sono per esempio l’allargamento del limite della compensazione orizzontale dei crediti Iva e la richiesta di colmare le lacune sulla situazione di dilazione dello stock. È inoltre segnalata la necessità di ricomprendere l’attività condotta dalle concessionarie 
auto nell’emanando decreto applicativo. 

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Martedì 24 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 28-03-2020 11:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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