Un'auto elettrica in ricarica

Mercato auto Germania, crollano le elettriche: - 27,5%, Tesla -41%. Dicembre chiude a -7,1% e il 2024 in calo dell'1%

di Mattia Eccheli
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BERLINO – Con poco più di 2,817 milioni di immatricolazioni, in Germania il mercato dell'auto nuova ha chiuso il 2024 con un calo dell'1%. Lo ha ufficializzato l'Ufficio federale dei trasporti di Flensburg diffondendo i dati del mese di dicembre, archiviato con una flessione importante, superiore al 7% con 224.721 registrazioni. Alla fine, malgrado per mesi i privati avessero spinto le vendite, attraverso il canale aziendale è stato commercializzato il 67,5% delle macchine con una contrazione dello 0,4%. 

Praticamente un terzo dei volumi (947.398 esemplari) è stato totalizzato delle vetture ad alimentazione ibride, le cui immatricolazioni sono aumentate del 12,7% con una quota del 33,6%, incluse le plug-in (+9,2% con 191.905 unità e una penetrazione del 6,8%). La quota elettrificata del 2024 è rimasta sotto il 50% perché le vendite delle auto elettriche sono scese di quasi il 27,5% (380.609) e hanno inciso per il 13,5% su quelle totali del mercato. E, infatti, il cumulato benzina (+1,4%) e diesel (-0,7%) ha raggiunto il 52,4% con una ripercussione significativa sul dato delle emissioni medie di Co2. La Kba ha ufficializzato 119,8 g/km, ossia il 4,2% rispetto al 2023.

L'andamento del mercato ha penalizzato i costruttori sbilanciati sull'elettrico, malgrado la crescita percentuale più importante sia stata quella dell'americana a zero emissioni Lucid Motors, ma il +296% è legato ad appena 392 immatricolazioni. Poi ci sono il +75,3% di Lexus (0,2% di quota), il +51% di Mitsubishi (28.679 esemplari commercializzati), il +50% di Ds (3.587 targhe), il +44% di Peugeot (2,4% di quota), il +39,3% di Volvo (62.326 immatricolazioni) e il +32,9% di Citroen (1,9% di penetrazione). I volumi ibridi hanno premiato anche Toyota, che con quasi 95.500 macchine vendute è cresciuta del 27% e raggiunto il 3,4% di quota. Skoda (+22%) si è confermato il primo marchio estero con il 7,3% del mercato e quarto in assoluto dopo aver scavalcato Audi (che ha chiuso il 2024 a -18,1% con il 7,2% di quota) ed è rimasto ai piedi del podio occupato da Volkswagen (+3,4% e 19,1% di penetrazione), Mercedes (-7% e 9,2%) e Bmw (-0,1% e 8,3%).

Fra quelli di volume e anche premium, Tesla è stato fra i marchi più penalizzati: -41% e uno share sceso all'1,3%. Il 2024 non è andato bene nemmeno ai cinesi della Great Wall Motor (-35,6% con 3.002 immatricolazioni), alla britannica Ineos (-49,8%), alla Lynk & Co e alla Polestar, due dei marchi della galassia Geely (rispettivamente -97% e -49,4%) e alla cinese Nio (-68,5%). Per i costruttori italiani il 2024 è stato contrastato: Alfa Romeo è rimasta stabile (-1,6%) con quasi 6.100 registrazioni, ma Fiat ha ceduto poco meno del 25% (2% di quota) e Maserati il 48,3% (541 registrazioni). In crescita invece Ferrari +10,6%(1.827), Iveco +16,9% (1.005) e Lamborghini +17,4% (1.114).

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Martedì 7 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 12:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA