Un parco auto

Mercato auto italiano non decolla neppure a maggio: -0,2%. Scende Stellantis (-7,6%), Tesla ancora giù: -20%. Corre MG: +16%

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Dopo il recupero dei due mesi precedenti, torna il segno meno nelle immatricolazioni di auto sul mercato italiano, anche se il ribasso è minimo. A maggio, stando ai dati comunicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 139.390 autovetture, con una variazione di -0,16% rispetto a maggio 2024, quando ne erano state immatricolate 139.612 (ad aprile erano state immatricolate 139.084 autovetture, con una variazione di +2,71% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Nei primi cinque mesi dell’anno sono state immatricolate 722.452 vetture, in discesa dello 0,54% rispetto alle 726.347 del periodo gennaio-maggio 2024.

Dopo il recupero, sebbene contenuto dei due mesi precedenti, in maggio tornano a scendere le vendite di Stellantis. Il mese scorso il gruppo, che ha fatto peggio rispetto al resto del mercato (-0,16%), ha messo a segno 39.118 registrazioni, in discesa del 7,6% rispetto alle 42.349 unità dello stesso mese del 2024. Ad aprile erano cresciute dello 0,4%. A maggio Stellantis aveva una quota del 28% del mercato italiano, contro il 30,3% dello stesso mese del 2024. Nei primi cinque mesi dell’anno, Stellantis ha immatricolato 216.811 vetture, con un calo del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (nel periodo gennaio-maggio 2024 erano state immatricolate 235.392 vetture). Nei cinque mesi, la quota di mercato è del 30% (da 32%). Questi i dati sulle immatricolazioni auto elaborati da Stellantis su fonte Dataforce.

A maggio le immatricolazioni di Tesla in Italia sono calate del 20,32% a 855 unità, un ribasso più contenuto rispetto ai dati registrati nell’Unione europea (-52,6% in aprile, come emerso dai dati Acea di fine maggio). Come mostrano i dati pubblicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la discesa in Italia segue il rialzo di aprile (+29,28%) e marzo (+51,3%) e il calo di febbraio (-54,46%). Così, è negativo il bilancio dei primi cinque mesi dell’anno, con 4.771 immatricolazioni, in discesa del 7,14% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nell’intero 2024 le immatricolazioni del colosso delle auto elettriche erano scese del 5,91%. Il segnale più forte arriva dalla Cina: MG Motor, gruppo controllato dal colosso Saic Motor, in Italia a maggio ha immatricolato 4.299 vetture (+16,06%). Anche Omoda/Jaecoo ha registrato 988 vetture, contro il dato non rilevante dello stesso periodo dell’anno scorso.

«Dopo le contenute variazioni positive di marzo e aprile, il mercato auto italiano di maggio risulta stabile (-0,2%), penalizzato da un giorno lavorativo in meno rispetto allo stesso mese del 2024 (21 giorni contro 22).Si conferma quindi in lieve flessione (-0,5%) il cumulato dei primi cinque mesi dell'anno, un 2025 dai volumi piuttosto deboli». Lo afferma Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia. «Guardando al mercato per segmenti - prosegue Vavassori - anche a maggio prosegue la crescita costante dei suv, +6,7% e 57,4% di quota, mentre sul fronte delle alimentazioni mantengono il trend positivo sia le vetture elettriche (Bev) con una crescita del 40,8%, ma con quote ancora deboli sia nel mese che nel cumulato (5,1%), sia le ibride plug-in (Phev), a +52,3%. Bene anche il rialzo registrato da vetture mild e full hybrid, che aumentano del 12,1% nel mese. In questo contesto, l'annuncio dei nuovi incentivi per i veicoli a zero emissioni previsti dal Mase rappresenta un elemento positivo e inaspettato per il mercato, che potrebbe conferire una nuova spinta alla domanda di vetture Bev, sebbene con il vincolo della rottamazione dei vecchi veicoli e dell'appartenenza a due fasce Isee.

La misura prevede uno stanziamento di circa 600 milioni di euro, derivanti dalla rimodulazione di risorse finanziarie del Pnrr originariamente destinate allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica che, purtroppo, sono rimaste inutilizzate. E' importante che il relativo decreto attuativo del Mase venga pubblicato in tempi brevi per evitare l'effetto attesa che rischia di bloccare il mercato. Inoltre, è fondamentale che la misura chiarisca il perimetro dei beneficiari il prima possibile, vista la limitazione territoriale per persone fisiche residenti in aree urbane funzionali, aree non precisamente definite e di cui non esiste ancora un elenco». 

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martedì 3 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 19:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA