Bio Radek Jelinek, presidente di Mercedes-Benz Italia

Mercedes accelera con le plug-in e le nuove GLA e GLB. Jelinek: «Pronti a ripartire in modo responsabile»

di Nicola Desiderio
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ROMA - Ripartire, ma in modo responsabile e puntando, come sempre, sull’innovazione e sui reali bisogni di mobilità del cliente. Questa è la rotta tracciata da Mercedes-Benz Italia nel corso della sua prima conferenza online alla vigilia dell’inizio della cosiddetta Fase 2 di gestione della pandemia da Covid-19.

«In questo momento ci vogliono chiarezza, leadership e voglia di lavorare – ha detto il presidente e Ceo di Mercedes-Benz Italia, Bio Radek Jelinek – ma soprattutto spirito di collaborazione verso i nostri partner e grande responsabilità sociale. Non penso solo alle donazioni e ai respiratori sviluppati dalla nostra squadra di Formula 1, ma anche ai messaggi istituzionali per battere il virus ed incoraggiare la ripresa».

Radek ha poi ricordato Stirling Moss, scomparso da pochi giorni e che con la Mercedes 300 SLR, nel 1955 scrisse proprio in Italia alla Mille Miglia una delle pagine più gloriose per la storia sportiva della Stella fissando il record assoluto in 10 ore 7 minuti e 48 secondi ad una media di 157,650 km/h. Il Ceo ha poi ricordato che la responsabilità sociale consiste nel mettere tutti in sicurezza, lavoratori e clienti, ma anche che il 20% delle auto Mercedes-Benz proviene da componentisti italiani e che dunque è fondamentale per la Stella che il nostro sistema produttivo riparta al più presto.

L’immediato futuro per Mercedes-Benz sta nel lancio della rinnovata Classe E, delle versioni plug-in, in particolare per la gamma delle compatte, senza dimenticare quello diesel della GLE con un autonomia in elettrico da 100 km. E poi ci sono le nuove GLA e GLB, destinate a rafforzare le vendite dei Suv che ormai interessano il 35% di Mercedes in Italia e la cui gamma è stata completamente rinnovata. Tra le novità ci sono anche la rinnovata Smart EQ elettrica.

Ci saranno numerose iniziative commerciali e il potenziamento degli showroom virtuali che Mercedes persegue già da anni. La quarantena e il distanziamento sociale ne hanno accelerato l’importanza, ma è chiaro che l’ultima parte del processo di vendita si svolge ancora “fisicamente” presso il concessionario. L’automobile tornerà e sarà ancora più importante per la mobilità individuale, ma sarà importante capire il bisogno di mobilità da parte dei clienti e ritagliare l’offerta intorno alle esigenze di ogni cliente.

«L’aspetto dell’integrità morale e dell’essere umano sarà fondamentale. Il cliente vorrà avere a che fare con persone che lo stanno aiutando nell’acquisto non solo per la trasparenza, ma anche per il distanziamento sociale – ha detto Radek – per questo la customer experience nei concessionari e la parte umana nel digital diventeranno ancora più importanti». Tra 5 anni il 25% delle vendite di Mercedes passeranno attraverso l’online, ma la finalizzazione dell’acquisto avverrà sempre all’interno del concessionario.

Il ceo di Mercedes Italia ha detto inoltre che i 100 concessionari e le altrettante officine autorizzate sono la dimensione territoriale giusta e che l’impegno è per assicurare a tutti la sopravvivenza anche in un mercato che, secondo le stime, potrebbe perdere il 30% delle vendite attestandosi intorno a 1,3 milioni di unità. Un calo di questa entità provocherà – come ha ricordato il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, intervenuto in collegamento – un calo delle entrate per l’erario di 10 miliardi di euro e, in assenza di interventi da parte dello stato, 30mila posti di lavoro in meno.

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Giovedì 30 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 01-05-2020 14:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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