Mitsubishi, torna la Colt per l'Europa. La nuova compatta ibrida ha ottime chance, poi ci sarà il Suv Outlander
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Mitsubishi e Koelliker salutano il ritorno di nuova Colt. Design “smart” e propulsori efficienti anche full-hybrid
TOKYO - La pandemia del coronavirus continua a incidere sul settore delle quattro ruote a livello globale, con sempre più case automobilistiche costrette a ridimensionare il proprio organico in assenza di segnali di una ripartenza. Tra queste la giapponese Mitsubishi Motors, che secondo fonti citate dall'agenzia Kyodo è pronta ad annunciare tra i 500 e i 600 prepensionamenti a partire da metà novembre. La decisione è la conseguenza del piano aziendale discusso a metà luglio, determinato a ridurre la forza lavoro di oltre il 20%, e che riguarda posizioni manageriali nella sede principale di Tokyo, così come negli stabilimenti di Aichi e Okayama, nel Giappone centro occidentale.
L'azienda nipponica - parte dell'alleanza con la Nissan e la francese Renault, ha circa 14.000 dipendenti, e ha registrato una flessione del 69% della produzione domestica nel mese di luglio. Per l'intero anno fiscale la casa auto prevede una perdita netta di 360 miliardi di yen, pari a 2,9 miliardi di euro. In base al piano di riorganizzazione definito all'interno dell'alleanza, per migliorare la redditività la Mitsubishi intende spostare maggiori risorse sul mercato del Sudest asiatico, oltre a interrompere la produzione del modello Pajero, e terminare il progetto del primo veicolo elettrico prodotto in serie, i-MiEV.
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