MARANELLO - «Mai una vettura a 4 porte, mai una fabbrica fuori dall'Italia». Sono i concetti imprescindibili per il marchio di cui è a capo da oltre vent'anni ribaditi dal presidente di Ferrari Luca di Montezemolo a 'Quattroruotè, in un'intervista pubblicata nell'ultimo numero in edicola sabato di cui il mensile ha diffuso un'anticipazione.

Montezemolo sottolinea anche di considerare la Maserati «una delle più grandi soddisfazioni» della sua vita, che il Cavallino «fa utili anche a dispetto di un'insensata politica fiscale che fa vendere alla Ferrari in Italia il 60% in meno rispetto a tre anni fa» e che «l'impegno più arduo è produrre non soltanto vetture belle, possibilmente le più belle, ma di un bello che deve durare ed esaltarsi nel tempo».

Montezemolo sottolinea che a Maranello «non devono mai dimenticarsi che la Ferrari è la sola squadra al mondo che è criticata se arriva seconda» e che «la scelta della coppia Raikkonen e Alonso è dovuta principalmente, al di là del valore indiscusso dei due piloti, al bisogno di avere in squadra due driver molto esperti. Perchè con una F1 che nel 2014 cambierà tutto, servirà gente capace di sapere - in qualsiasi momento - che cosa fare». «La Ferrari chiude un anno record nonostante una politica fiscale italiana masochista grazie alla quale solo il 2% del nostro prodotto viene venduto in Italia».

Nel corso del consueto appuntamento di Natale con i giornalisti, il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo fa il punto sui risultati stabiliti dalla casa di Maranello. «Una politica fiscale masochista - spiega il numero uno della Ferrari - anche perchè ha ricadute negative sull'occupazione e sull'indotto». «È stato un anno record anche per l'attaccamento all'azienda, c'è stato solo il 2% di assenteismo». Un primato che - come fa notare il presidente della casa di Maranello, Luca di Montezemolo - fotografa la dedizione al lavoro dei dipendenti della Rossa. Per quanto riguarda i nuovi prodotti, Montezemolo ha anticipato che al Salone di Ginevra sarà svelata la nuova California.