Alla Camera dei Deputati si è, infatti, tenuta una conferenza stampa che segna un passaggio cruciale verso la modernizzazione del settore della nautica da diporto

Nautica da diporto: Unasca protagonista alla Camera dei Deputati per la digitalizzazione delle patenti

di Michele Montesano
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Potrà sembrare quasi anacronistico ma al giorno d’oggi, nonostante la tecnologia sempre più diffusa e capillare, la patente nautica è ancora cartacea. Ciò non solo va’ contro l’attuale digitalizzazione del sistema, ma presenta uno scoglio anche per la realizzazione di un registro telematico. Fortunatamente ben presto anche la nautica subirà una netta accelerazione verso l’informatizzazione. Presso la Camera dei Deputati si è, infatti, tenuta una conferenza stampa che segna un passaggio cruciale verso la modernizzazione del settore della nautica da diporto.

Al centro dell'incontro, la presentazione della proposta di legge per la riforma dell’articolo 39-bis del Codice della nautica, con l’obiettivo di digitalizzare il sistema delle patenti nautiche e informatizzare i relativi procedimenti amministrativi. UNASCA, l’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica, ha avuto un ruolo centrale nel dibattito, portando la voce dei professionisti del settore.

La proposta di legge, presentata dall’Onorevole Gaetana Russo, punta a superare una situazione anacronistica: «Questa proposta di legge va a colmare un gap per quanto riguarda le patenti nautiche, perché pochi sanno che sono l’unico segmento ancora non digitalizzato ma, appunto, cartaceo». Russo ha, inoltre, evidenziato l’importanza di istituire un registro unico, telematico, simile a quello della patente di guida, per garantire una gestione più efficiente e accessibile anche per duplicati e rinnovi, senza costringere gli utenti a recarsi fisicamente negli uffici della Capitaneria o della Motorizzazione.

A sostenere l’iniziativa è stato anche il Presidente della Commissione Trasporti, l’Onorevole Salvatore Deidda, che ha riconosciuto nella nautica da diporto un settore strategico per l’economia italiana: «La nautica è un volano per tutta l’economia» ha affermato, sottolineando il contributo rilevante di questo comparto in regioni come la Sardegna e rimarcando la necessità di «dare strumenti alle forze dell’ordine per intervenire, perché il mare è di tutti ma sta diventando affollato e anche pericoloso».

Un sostegno operativo alla riforma è arrivato dall’ingegner Stefano Riazzola, Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione. Riazzola ha annunciato di aver già attivato un gruppo di lavoro «che comprende sia la parte di motorizzazione, sia la direzione generale del mare con l’obiettivo di organizzare e digitalizzare l’intero processo». Per Riazzola, il nodo non è solo avere una patente plastificata, ma ripensare l’intera architettura procedurale, superando la frammentazione cartacea ponendo l’accento sull’interoperabilità e sulla revisione dei processi interni.

Nel suo intervento, il Direttore Generale della Motorizzazione Civile, Gaetano Servedio, ha ribadito la volontà di generare una forma di dibattito pubblico sul tema e di puntare su una: «gestione integrata della pratica, con accesso telematico, requisiti morali verificabili e tracciabilità dei provvedimenti patologici, come sospensioni o revoche». Servedio ha auspicato anche un allineamento tra i requisiti morali previsti per la patente nautica e quelli per la patente di guida, sostenendo il principio dell’accertamento unico per semplificare e razionalizzare i controlli.

Alfredo Boenzi, Segretario nazionale autoscuole e scuole nautiche UNASCA, ha accolto con favore il provvedimento, definendolo «un’importante emancipazione del ruolo della scuola nautica». Boenzi ha inoltre sottolineato le criticità attuali, come i ritardi fino a 150 giorni per il rinnovo di una patente, e ha riconosciuto che l’informatizzazione garantirà trasparenza e sicurezza nella validità del documento, la digitalizzazione rappresenta quindi un punto di partenza decisivo per il rilancio del settore.

Anche Giuseppe Guarino, Segretario nazionale degli studi di consulenza UNASCA, ha voluto sottolineare i risultati già ottenuti nel settore automobilistico grazie alla digitalizzazione: «Uno dei fiori all’occhiello del servizio di motorizzazione è la patente di auto. In due giorni la gente riceve il documento ed è sbalordita. Questo grazie all’informatizzazione, all’interoperabilità tra motorizzazione e studi di consulenza. Dobbiamo perseguire questa strada anche per la nautica».

Il valore simbolico e operativo del provvedimento è stato evidenziato anche dal Contrammiraglio Massimo Seno, Capo Reparto Affari Giuridici della Guardia Costiera, che ha ricordato come la digitalizzazione sia già stata implementata per le pratiche di iscrizione navale, ma che l’anagrafe delle patenti rappresenti un tassello ancora mancante: «La parte anagrafica delle patenti nautiche è un tassello che mancava e che salutiamo con estremo favore. Non riguarda solo la banca dati, ma l’intero processo, dalla convalida alla sospensione. Per noi digitalizzazione significa omogeneizzazione, semplificazione e riduzione dei costi di gestione».

In conclusione, l’Onorevole Russo ha ribadito che la proposta di legge è il risultato di un lavoro condiviso: «Questa proposta è stata costruita confrontandomi con i dirigenti ministeriali, gli studi di consulenza, UNASCA. Non volevo una norma solo da approvare, ma che potesse essere realmente applicata. E io su questo sono estremamente ambiziosa».

L’incontro ha rappresentato non solo una tappa fondamentale per il futuro della nautica da diporto in Italia, ma anche un esempio virtuoso di collaborazione tra politica, amministrazione pubblica e professionisti del settore. UNASCA ha dimostrato ancora una volta di essere un interlocutore credibile e propositivo nei processi di innovazione, a fianco delle istituzioni per una mobilità sempre più moderna, trasparente ed efficiente.

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giovedì 31 luglio 2025 - Ultimo aggiornamento: 11:53 | © RIPRODUZIONE RISERVATA