
Nissan prolunga chiusura stabilimento produzione in Russia. A San Pietroburgo mancato accesso a pezzi di ricambio

Nissan, è tutto un altro ibrido. Con il raffinato schema E-Power il bimotore Qashqai si guida come un elettrico puro

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Nissan decide di prolungare la sospensione della produzione nel proprio stabilimento a San Pietroburgo, in Russia, a tempo indeterminato. Lo ha detto l’azienda automobilistica giapponese, che aveva deciso la chiusura temporanea il 14 marzo, inizialmente per un periodo di tre settimane, allineandosi alla richiesta del blocco occidentale di applicare sanzioni alla Russia per il conflitto in Ucraina. L’estensione del blocco, tuttavia, si è resa necessaria per l’impossibilità di procurare le parti di ricambio dall’estero, e altri problemi legati alla logistica, ha riferito un portavoce della casa auto. Prima della pausa lo stabilimento produceva circa 45.000 veicoli all’anno, incluso il modello Suv X-Trail. Nissan aveva già deciso lo stop alle esportazioni delle vetture dal Giappone e da altri luoghi di produzione verso la Russia.
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