
Pietrantonio (Unrae): «Tempesta perfetta sul settore auto. Positiva la presenza della concorrenza cinese»
«Nel settore dell'auto le sfide sono tante. Ci sono molti fattori esogeni che impattano, a livello geopolitico e macroeconomico, dalle materie prime ai semiconduttori passando per la transizione energetica. Ogni anno diventa sempre più forte la tempesta perfetta in cui ci troviamo. L'Unrae guarda all'Italia sapendo che possiamo essere più efficaci nel rivolgerci direttamente ai consumatori». Lo dichiara il nuovo presidente di Unrae, Roberto Pietrantonio, a margine dell'evento per i 75 anni dell'associazione. «Vogliamo concentrarci su questo ancora di più, per orientare il consumatore, raccontandogli i contenuti di autorevolezza presenti in Unrae. Del mondo dell'automobile si è parlato in maniera cattiva negli ultimi anni, vorremmo mettere l'auto sotto una diversa luce», ha concluso.
«L'auto va difesa strenuamente, perché significa tante cose». Ha proseguito Pietrantonio, amministratore delegato di Mazda Italia e nuovo presidente dell’Unrae (associazione case auto estere che operano in Italia), spiegando di avere un programma di comunicazione per fare chiarezza sul comparto. «Oggi i consumatori hanno bisogno di orientarsi in un mondo dell’auto che negli ultimi 20 anni è cambiato tantissimo», ha aggiunto il neopresidente dell'Unrae, chiamando anche a una unità tra le varie associazioni che rappresentano il settore. «Sono totalmente convinto che presentarsi compatti – mi riferisco anche a Federauto, Anfia e Motus-E - sia fondamentale. Se riusciremo a lavorare uniti anche con altre associazioni per andare ai tavoli istituzionali» magari sarà possibile «ottenere quello che non siamo riusciti a ottenere fino a ora», in quanto «non vorrei partecipare a tavoli in cui si discute tanto e poi si realizza poco, si dice una cosa e poi non si fa o se ne fa un’altra».
Michele Crisci, presidente uscente di Unrae e nominato presidente onorario, ha aggiunto che «Unrae rappresenta produttori che valgono il 60-65% della componentistica italiana. Se Vw, Bmw o Mercedes starnutiscono, vuol dire che qui qualcuno muore», sottolineando che «concentrarsi sulla 500 è un errore», con riferimento alla produzione della Fiat 500 ibrida che partirà a Mirafiori. Inoltre, rivolgendosi a istituzioni e altri soggetti interessati ha aggiunto che «invece di contestare il 2035 (data dello stop ai motori endotermici, ndr), si dovrebbe contestare che non c’è una strategia per arrivarci», continuando che «per difendere l'occupazione c’è un solo modo: investire. Bisogna investire in cose nuove: AI e motori green - poi si può discutere su quali siano - e non difendere, perché l'obiettivo è proteggere l’occupazione dei prossimi anni».
L'ingresso sul mercato auto europeo di nuovi produttori, in particolare cinesi, può essere positiva per la concorrenza e spingere a un miglioramento anche le altre case automobilistiche. Ha proseguito Pietrantonio, parlando delle prospettive future del comparto, inoltre ha affermato che «certamente ci continuerà a essere una evoluzione tecnologica, non solo sulle auto elettriche ma anche sul fronte della sicurezza, sostenibilità dei materiali, intelligenza artificiale» e ci sono «tanti nuovi competitor che stanno entrando sul mercato dall’Asia, soprattutto cinesi, e mi piace vederla in positivo, questi competitor sono molto ben dotati dal punto di vista della competitività tecnologica, commerciale». La loro presenza «spingerà anche gli operatori più consolidati in Europa a fare meglio, immagino un circolo virtuoso», ha continuato, concludendo che nei prossimi anni «magari ci saranno meno marchi – la torta si assottiglierà - ma si continuerà a vedere la presenza di attori che faranno la differenza dal punto di vista dell’innovazione tecnologica».