Rc auto false, Ivass: in arrivo una white list per contrastare il fenomeno dei siti che vendono polizze “truffa”

Rc auto false, Ivass: in arrivo una white list per contrastare il fenomeno dei siti che vendono polizze “truffa”

di Samuele Pifferi
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Per contrastare il fenomeno dei siti “truffa” per la vendita di polizze Rc auto online l’Ivass «sta lavorando ad un nuovo progetto per contrastare il fenomeno all’origine: la pubblicazione di una sorta di white list dei siti internet di intermediari regolari». Così Riccardo Cesari, consigliere dell’Autorità di vigilanza sul settore, nell’intervento al congresso del sindacato degli agenti assicurativi Anapa. «L’informazione - prosegue Cesari - favorirebbe la verifica preventiva, da parte dei provider e dei motori di ricerca, ma anche degli stessi consumatori, dell’effettiva esistenza e legittimazione degli interlocutori assicurativi con cui si accingono ad intraprendere rapporti commerciali o consumeristici, assicurando così una efficace azione antifrode preventiva». Lo scorso anno Ivass ha segnalato 219 siti internet irregolari, «di cui oggi il 90% risulta offline».

L’abusivismo dei siti “truffa” su internet riguarda soprattutto la Rc Auto e le fideiussioni a favore di enti pubblici. I siti che offrono queste polizze utilizzano loghi e immagini del tutto simili a quelli di compagnie realmente esistenti o richiamano illecitamente i riferimenti abilitativi di intermediari regolarmente iscritti nel RUI, che soffrono così il furto dell’identità. Il costo della polizza offerta dal truffatore è di solito contenuto e associato a vantaggiose, ma mendaci, offerte per far abbassare le difese del consumatore. «Il cosiddetto ghost broking - ha aggiunto Cesari - è estremamente nocivo non solo per i consumatori che, oltre al danno economico, si trovano esposti a fermi e sanzioni amministrative per circolazione irregolare, ma anche per gli operatori di settore (intermediari e compagnie) vittime anch’essi in misura crescente di furti d’identità, con danni d’immagine, reputazionali ed incremento dei rischi legali cui sono esposte.

Per questo motivo IVASS sta cercando di realizzare una strategia colta alla costruzione di una white list, aggiornata in tempo reale, con i soli domini legittimamente abilitati a chiedere, per la distribuzione di prodotti assicurativi, pubblicità online agli operatori del web (provider e motori di ricerca). In questo modo gli operatori della rete, prima di concedere un dominio internet o prima di pubblicizzarlo in pole position potranno controllare, in via automatica, la rispondenza tra il dominio del loro potenziale cliente e quello degli intermediari assicurativi abilitati iscritti al RUI, bloccando tutti i casi di non rispondenza. Salvando di conseguenza anche gli attuali ignari utenti che sottoscrivono una polizza molto spesso attratti da un premio “troppo” invitante. La procedura richiede l’introduzione, a livello regolamentare, tra le informazioni obbligatoriamente fornite dagli intermediari, anche di quella sui loro domini attivati su internet e sui profili social.

Una norma primaria – conclude Cesari -potrebbe facilitare l’implementazione di questo processo di controllo rendendo obbligatoria per gli operatori del web tale attività di verifica preventiva. L’autorità di controllo, infatti, ritiene che l’azione più efficace sia quella “preventiva”, riferita alle numerose campagne di sensibilizzazione dei consumatori, ai “consigli” resi noti sul sito istituzionale per non incorrere in truffe e alla pubblicazione di una black list dei siti abusivi.L’esponente del Direttorio dell’Ivass ha poi rivelato che la sperimentazione in corso tramite sandbox «procede bene». Si tratta dello spazio regolamentare per sperimentazioni innovative che vadano al di là delle attuali norme secondarie ha ricordato Cesari.

«Nelle scorse settimane abbiamo approvato il primo progetto, presentato da una Compagnia. Stiamo valutando altri due progetti che mirano a semplificare/snellire una serie di adempimenti regolamentari a carico degli intermediari, in particolare per quanto concerne la consegna della documentazione ai clienti, le modalità di acquisizione delle sottoscrizioni dei documenti e di pagamento, la conservazione documentale in via informatizzata».

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Giovedì 19 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-04-2023 15:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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