Oliver Blume CEO di Porsche AG

Porsche, nel 2018 risultati record con +10% ricavi e +4% utile

di Mattia Eccheli
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STOCCARDA – L'ultimo bilancio di Porsche senza auto elettriche è il migliore della propria storia ed è costellato di segni “+”. La blasonata casa di Zuffenhausen è però cresciuta fuori dalla Germania (vendite a -3%) e dall'Europa (-4%). L'Italia è in linea con il Vecchio Continente: i volumi hanno subito una flessione del 3,68%. Nel Vecchio Continente hanno tuttavia pesato le difficoltà nell'adeguamento alle nuove omologazioni: la domanda, come conferma il resto del mondo, resta elevata.
 

Nel corso del 2018 Porsche ha commercializzato 256.255 auto, quasi 11 mila in più rispetto al 2017 (+4,5%): il Ceo Oliver Blume porta a casa un nuovo primato storico di vendite, l'ottavo consecutivo. I ricavi sono schizzati del 10% a 25,8 miliardi (un decimo di quelli del gruppo Volkswagen), mentre l'utile, che è stato di 4,3 miliardi, è salito del 4% e rappresenta quasi un quarto del totale del gruppo Volkswagen. È solo di poco inferiore a quello dell'altra “cassaforte”, cioè Audi (poco meno di 4,7 miliardi). Fra i pochi segni “-” c'è quello che riguarda la ricerca e sviluppo per la quale sono stati spesi 2,2 miliardi, in calo di 6 punti.

L'Ebit resta invidiabile, anche se è sceso di un punto, dal 17,6% del 2017 al 16,6% del 2017. Gli addetti sono aumentati di quasi 2.500 unità (da 29.777 a 32.325, +9%): negli ultimi sette anni Porsche ha raddoppiato l'occupazione anche grazie agli investimenti su nuovi prodotti, elettrificazione e digitalizzazione. Nel solo sito di Zuffenhausen sono stati investiti 700 milioni di euro e fanno parte di una più ampia campagna di 15 miliardi entro il 2023. Per il 2019 il costruttore prevede un'ulteriore aumento dei volumi e ricavi con l'obiettivo di confermare un Ebit sempre superiore al 15%.

La prima auto a zero emissioni, la Taycan, arriverà sul mercato dopo l'estate, poco prima del debutto della Porsche nel circuito full electric, la Formula E. All'inizio del 2020 verrà presentata la declinazione “lifestyle” della Taycan, la Cross Turismo. Poi toccherà alla Macan, la cui nuova generazione sarà esclusivamente a zero emissioni e diventerà il secondo modello puramente elettrico.
 

 

Entro la metà del prossimo decennio la casa di Zuffenhausen stima di poter offrire la metà della propria gamma almeno elettrificata, cioè a batteria o ibrida plug-in. I clienti hanno dimostrato di aver apprezzato quest'ultima soluzione soprattutto sulla Panamera, venduta nel 2018 nel 60% dei casi con questa alimentazione contribuendo così all'espansione del 38% dei volumi (38.443 unità). Anche la 911, della quale è stata presentata la nuova generazione (Coupé e Cabrio), e la Cayenne hanno riscosso un grande successo, rispettivamente con crescite del 10 e del 12%. Seppur in calo, ma comunque con 15mila esemplari consegnati in più rispetto alla Cayenne, la Macan (86.031) si è confermata la Porsche più venduta. Il fascino del marchio di Zuffenhausen è fortissimo in Oriente: in Cina i volumi sono aumentati del 12% (80.108, diecimila unità in più rispetto all'America) mentre tra Asia Pacifico e Medio Oriente (Africa inclusa) Porsche ha contabilizzato altri 108.600 vendite (+10%).

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Venerdì 15 Marzo 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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