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Porsche, dal 29 in Borsa, varrà fino a 75 miliardi. Al via Ipo da 9,4 miliardi, gli eredi di Ferdinand saldi al comando

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STOCCARDA - La creatura di Ferdinand Porsche fondata nel 1931 a Stoccarda arriverà a valere fino a 75 miliardi di euro con lo sbarco in Borsa previsto per il prossimo 29 settembre. È quanto risulta dall’intervallo di prezzo fissato da Volkswagen, che controlla il 100% del prestigioso marchio automobilistico, annunciato nella tarda serata di ieri tra 76,50 e 82,50 euro per azione, per un valore complessivo del Marchio compreso tra i 70 e i 75 miliardi di euro. L’avvio dell’Offerta pubblica di investimento (Ipo) è previsto per domani, con un obiettivo di raccolta di 9,4 miliardi di euro. Al termine del percorso verso la quotazione sulla piazza di Francoforte gli eredi del Fondatore - le famiglie Porsche e Piech - manterranno saldo il controllo sul Cavallino Rampante di Stoccarda. Già oggi, attraverso il controllo di Volkswagen al 31,9%, ma con il 53,3% dei diritti di voto, gli eredi di Ferdinand Porsche tengono salda la presa sul 100% del prestigioso marchio sportivo.

In virtù dell’accordo sottoscritto da Wolfsburg con il suo principale azionista, l’offerta pubblica di Porsche Ag prevede la suddivisione del capitale in azioni ordinarie con diritto di voto (50%) e in privilegiate senza diritto di voto (50%). Il collocamento riguarderà il 50% delle seconde, mentre la Holding Porsche rileverà da Volkswagen il 25% più un’azione ordinaria di Porsche. Per finanziare l’operazione è previsto lo stacco di un dividendo straordinario da parte di Volkswagen. Oltre alle due famiglie eredi di Porsche, i soci rilevanti di Volkswagen sono il Land della Bassa Sassonia con l’11,8% di quota e il 20% dei diritti, investitori esteri con il 27% di quota e Qatar Holding, che ha il 10,5% e il 17% dei diritti di voto. Dopo la quotazione il 75% delle azioni ordinarie di Porsche Ag resterà a Volkswagen, di cui la famiglia Porsche-Piech detiene a sua volta la maggioranza dei diritti di voto, mentre il 25% sarà controllato direttamente dalle due famiglie.

Stando ai piani, l’amministratore delegato di Porsche Ag Oliver Blume, chiamato a fine luglio a guidare l’intero gruppo Volkswagen, rimarrà al comando anche del Cavallino Rampante. Brillante la reazione del titolo di Porsche Holding in Borsa a Francoforte, dove ha guadagnato il 4,4% a 69,8 euro. Più cauta invece Volkswagen (+1,55% a 147,7 euro), che punta ad utilizzare i fondi raccolti con l’Ipo per finanziare la transizione tecnologica verso l’auto elettrica. 

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Martedì 20 Settembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 14:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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