Oliver Blume (a destra), ceo di Porsche AG, e il cfo Lutz Meschke danno il via alla quotazione a Francoforte

Porsche debutta in borsa e chiude piatta in una giornata nera per il listino. Vale 75 miliardi e punta a più di 100 entro il 2026

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FRANCOFORTE - La brusca frenata del comparto auto europeo (-5% l’euro stoxx 600 di settore) ha in certa misura oscurato la storia del giorno, ovvero la maxi Ipo di Porsche a Francoforte. In realtà, considerando appunto l’andamento delle concorrenti nel settore auto e lusso, la quotazione può essere considerata un successo: dopo avere aperto a 84 euro, contro un prezzo di collocamento di 82,5 euro (nella parte più alta del range previsto tra 76,5 e 82,5 euro), si è portata fino a 86,78 euro, per poi chiudere poco distante dal prezzo di collocamento a 82,68 euro (82,58 euro dopo le operazioni di compensazione). Per fare un paragone, Volkswagen, che controlla il brand, ha ceduto il 6,85% e la holding Porsche il 10,93%. Considerando la capitalizzazione di 75 miliardi di euro al collocamento, si è trattato della maggiore quotazione sul mercato europeo, con una raccolta di 19,5 miliardi. «L’ipo apre una maggiore libertà imprenditoriale per Porsche», ha commentato la società.

A fine anno terminerà l’accordo che prevede il trasferimento di profitti o perdite a Volkswagen. Porsche, intanto, in sede di collocamento delle azioni ha indicato che intende spingere l’acceleratore sui prodotti e servizi di lusso, oltre sulle auto elettriche. Nel 2030 si è posta come obiettivo quello di raggiungere l’80% di percentuale di auto elettriche sul totale di quelle vendute. L’azienda sta anche lavorando per raggiungere la carbon-neutrality della catena di produzione nel 2030. Debutto brillante in Borsa a Francoforte per Porsche, nonostante il nervosismo dei mercati dovuti alle tensioni geopolitiche e i timori di recessione. Dopo i primi scambi il titolo del marchio sportivo tedesco si è mostrato tonico portandosi ben oltre il prezzo di collocamento fissato da Volkswagen per poi però concludere, in un’altra giornata nera dei mercati, allineato all’Ipo, a 82,58 euro. Con l’arrivo in Borsa si «realizza un grande sogno», afferma Oliver Blume, ceo del gruppo Volkswagen e di Porsche. Alla vigilia dell’esordio il consiglio di amministrazione di Volkswagen ha deciso di fissare il prezzo delle azioni a 82,50 euro ciascuna collocandolo nella parte superiore dell’intervallo già annunciato nelle settimane scorse che vedeva il minimo a 76,50 euro. Scegliendo il prezzo maggiore Porsche è stata valutata 75 miliardi di euro, e l’operazione è la più grande offerta pubblica iniziale europea, con una raccolta che ha toccato quota 19,5 miliardi.

Per Porsche sono state emesse 113,9 milioni di azioni con Volkswagen che dovrebbe raccogliere 9,4 miliardi di euro, che contribuiranno a promuovere il passaggio del gruppo ai veicoli elettrici. Oggi è un «giorno storico per Porsche. La prima reazione del mercato è stata molto positiva e questo dimostra il nostro potenziale», aggiunge Blume. Nata nel 1931 a Stoccarda dal fondatore Ferdinand Porsche, dal 2012 il capitale sociale di Porsche è posseduto da Volkswagen. La storia delle due case è strettamente legata, con la prima Volkswagen che venne progettata proprio dall’ingegnere Porsche nel 1934. Ora, anche dopo lo sbarco in Borsa, Volkswagen continuerà ad avere il 75% della proprietà del produttore della celebre 911. Porsche punta a un fatturato di 39 miliardi di euro per quest’anno.

Si tratta di un obiettivo «che abbiamo confermato nonostante la difficile situazione macroeconomica», ha detto il direttore finanziario di Porsche, Lutz Meschke, in una intervista a Bloomberg Television. In occasione del collocamento delle azioni la società ha inoltre indicato che intende spingere sui prodotti e servizi di lusso, oltre sulle auto elettriche. La valutazione del marchio, inoltre, potrebbe «salire a oltre 100 miliardi entro il 2026», ha spiegato Arno Antlitz, direttore finanziario di Volkswagen. «L’alto livello di domanda - ha aggiunto - dimostra la fiducia degli investitori nel futuro di Porsche». Volkswagen, intanto, non esclude la già annunciata quotazione della divisione dedicata alle batterie per le auto elettriche, ora che l’Ipo Porsche è stata completata. 

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Venerdì 30 Settembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 01-10-2022 20:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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