Il numero uno di Audi Markus Duesmann (a dx) con i ceo di Ducati Claudio Domenicali , Lamborghini Stephan Winkelmann e Bentley Adrian Hallmark

Record Audi, l'utile vola a 5,5 miliardi. Numeri eccellenti anche per le controllate italiane Lamborghini e Ducati

di Mattia Eccheli
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INGOLSTADT – Numeri da primato nel bilancio di Audi e delle sue controllate italiane Lamborghini e Ducati. Le cifre sono state snocciolate dai vertici della casa dei Quattro Anelli, dopo che il Ceo del gruppo Volkswagen Herbert Diess ne aveva anticipate un paio. Malgrado un calo dello 0,7% dei volumi (1,68 milioni di auto commercializzate) dovuto in gran parte alle difficoltà dell'ultimo trimestre del 2021 quando la carenza dei semiconduttori ha bloccato ripetutamente la produzione, Audi ha contabilizzato un fatturato in aumento del 6,2% a quota 53 miliardi, un quinto del gruppo. L'utile di 5,5 miliardi rappresenta invece il più alto mai registrato a Ingolstadt, raddoppiato rispetto al 2020. Il ritorno sulle vendite ha raggiunto il 10,4%, contro il 5,1 dello scorso esercizio.

Le elettriche hanno inciso per il 5% sul totale dei volumi, con un aumento del 57,5% (82.000). Il 2026 sarà un anno chiave per Audi: è la scadenza sia per una gamma di oltre 20 veicoli a zero emissioni e anche quella a partire dalla quale non verranno più lanciati nuovi modelli con motori esclusivamente termici. La Cina è strategica nei piani di espansione della casa dei Quattro Anelli, che ha insediato una nuova joint-venture con la Faw e della quale ha la maggioranza. Nel Regno di Mezzo, sempre entro il 2026, la famiglia elettrica sarà articolata su più di 10 macchine. Lo scorso anno le due e-tron più gettonate a livello globale sono state la Q4 (oltre un quarto del totale) e la GT (poco meno di 7.000). Il numero uno di Audi Markus Duesmann ha anticipato che il futuro delle batterie allo stato solido non sarà immediato: le prime modeste quantità verranno impiegate nella seconda metà del decennio. Tra le prossime elettriche ci sono la A6 (nel 2024) e la A3, destinata a diventare la nuova entry level con le insegne dei Quattro Anelli. Seppur con l'incognita dell'invasione russa in Ucraina, Audi stima per il 2022 volumi tra 1,8 e 1,9 milioni e un fatturato tra i 62 e i 65 miliardi.

Le controllate italiane Lamborghini e Ducati hanno inciso per quasi un decimo sull'utile di Audi. La dote della casa del Toro è stata di 1,95 miliardi di ricavi (+19%) e di 393 milioni di margine, mentre quella del marchio di Borgo Panigale è stata di 878 (+23%) e 61 milioni (+154%), due nuovi record storici per Ducati. Entrambe le aziende italiane hanno fatto registrare primati di consegne: 8.405 auto (+13%) e 59.447 (+24%) moto. Lamborghini è stata trascinata dal successo del Suv Urus (più di 5.000 esemplari targati) contabilizzando anche un margine operativo superiore al 20%, anche se l'obiettivo è di portarlo almeno tra il 22 e il 25%.

Anche a livello territoriale, il costruttore vanta una distribuzione equilibrata: il 39% delle consegne è avvenuto nell'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), il 34% nelle Americhe e il 27% nell'Asia Pacifico con crescite omogenee. Il margine operativo di Ducati è stato del 7% e si è attestato ai livelli del 2019, ossia a prima della pandemia. Con quasi 49.000 moto prodotte, quello italiano è stato naturalmente il sito principale: le altre arrivano da Tailandia (9.500) e Brasile.

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Giovedì 17 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 19-03-2022 16:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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