Renault punta alla fusione con Nissan e mette nel mirino Fca. Vola il titolo Fiat Chrysler

Renault punta alla fusione con Nissan e mette nel mirino Fca. Vola il titolo Fiat Chrysler

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 MILANO - Il Risiko del settore automotive sembra partito. Il primo passo sembra essere quello che porta ad un rimescolamento delle carte nell'Alleanza franco nipponica. Renault punta a riavviare entro 12 mesi i colloqui con Nissan per arrivare a una fusione delle due case automobilistiche, già alleate, e poi acquistare un altro gruppo, con Fca che sarebbe uno dei bersagli preferiti. Lo riporta il Financial Times, citando diverse persone a conoscenza dei piani di Renault. Il piano è parte di una nuova strategia, adottata dopo l’arresto dell’ex numero uno di Renault Carlos Ghosn e la nomina del nuovo presidente, Jean-Dominique Senard, alla guida del board dell’alleanza franco-nipponica. Nessun commento da parte di Fca. Il Financial Times ricorda che sia Renault che Nissan hanno affermato pubblicamente di essere impegnate a far funzionare bene l’alleanza prima di mettere mano alla struttura del capitale. Ma la recente creazione di un board dell’alleanza franco-nipponica, che include anche Mitsubishi, guidato da Senard ha aumentato la fiducia che i piani di fusione possano procedere. Una volta completato il merger, secondo la ricostruzione dell’Ft, Renault-Nissan-Mitsubishi cercherebbero un’ulteriore acquisizione per rafforzare il business e competere ad armi pari con Volkswagen e Toyota nel mercato globale dell’ auto. Fca era già stata oggetto di attenzione da parte di Ghosn due-tre anni fa ma il progetto aveva incontrato l’opposizione del governo francese, azionista di Renault con il 15% del capitale e diritti di voto doppi.

La stessa Fca è alla ricerca di un partner con il presidente John Elkann che sta incontrando, scrive l’Ft, diversi concorrenti, tra cui la francese Psa, allo scopo di individuare un alleato con cui crescere e rafforzarsi. «Nonostante sia un produttore di medie dimensioni con una produzione di 5 milioni di auto all’anno», scrive l’Ft, Fca sarebbe tuttavia «un target un pò caro, con una capitalizzazione di mercato di oltre 20 miliardi di euro» a fronte di un valore di mercato combinato di Nissan, Renaul e Mitsubishi superiore ai 50 miliardi. Tornano gli acquisti sulle scommesse di un m&a per Fca. Il titolo, che segna la performance migliore del listino principale, sale del 4% a 13,618 euro sui massimi da inizio febbraio.

Secondo il Financial Times, Renault entro 12 mesi vorrebbe riattivare i colloqui per la fusione con la controllata Nissan (di cui detiene il 43%), un obiettivo del precedente ceo Ghosn. Dopo la fusione Nissan-Renault, secondo il Financial Times, un secondo step consisterebbe nell’acquisizione di un altro car-maker e tra le varie opzioni ci sarebbe Fca. Il titolo Renault a Parigi sale del 3% mentre Nissan a Tokyo ha chiuso in calo del 3,5%. Al momento il comparto auto in Europa è il migliore con un rialzo dell’1%. Dopo le ipotesi di un matrimonio con Peugeot, dunque, e poi con case automobilistiche coreane o cinesi, il Lingotto torna al centro del possibile risiko dell’automotive. Il Financial Times riporta che Ghosn avrebbe avuto colloqui con Fca 2-3 anni fa, ma trovò l’opposizione del Governo francese (che ha il 15% del capitale di Renault con diritti di voto raddoppiati). ‘La notizia alimenta ulteriormente la speculazione su possibili scenari di M&A per Fca - commentano gli analisti di Equita - anche se i tempi di questa opzione non sono comunque brevì.

La fusione Renault-Nissan è già stata perseguita in passato senza successo, il neo presidente Senard (in precedenza ceo di Michelin), secondo gli analisti, ‘potrebbe essere la persona giusta nel tentativo di conciliare le partì. Il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi, spiega Equita, ‘non avrebbe comunque urgenza di procedere a un’ulteriore aggregazione, avendo già una dimensione tale da garantire in maniera autonoma significative economie di scala, con oltre 10 mln di auto vendute nel 2018’. Il Financial Times riporta anche che il gruppo franco-nipponico entro la fine dell’anno dovrebbe annunciare un business plan con l’obiettivo di raggiungere 14 mln di veicoli e generare sinergie per 10 mld entro il 2022. ‘Motivo in più - conclude Equita - per non credere che una proposta di fusione possa concretizzarsi in tempi brevì. Equita ha un giudizio hold sul titolo Fca con target price a 16,1 euro.
 

 

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Mercoledì 27 Marzo 2019 - Ultimo aggiornamento: 11:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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