Revisione auto, da martedì 2 novembre scatta il maxi-rincaro del 22%, ma per alcuni c'è il bonus

Revisione auto, da martedì 2 novembre scatta il maxi-rincaro del 22%: ma per alcuni c'è il bonus

di R. Ec.
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Da dopodomani scatta il rincaro delle revisioni delle auto. Dal 2 novembre, infatti, ci sarà un aumento dei costi di circa del 22%, ma qualcuno vedrà questa crescita dei prezzi mitigata dal cosiddetto «buono veicoli sicuri». A ricordarlo oggi è la Cgia di Mestre, con gli artigiani che spiegano la ratio dietro questi aumenti nel mantenere elevato il livello del servizio. Tuttavia molti automobilisti rischiano di essere colpiti dopo i già preoccupanti aumenti di benzina e diesel, che si sommano alla stangata in bolletta sull'energia elettrica e il gas a inizio ottobre.

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Maxi-rincaro delle revisioni auto, gli aumenti previsti

Da calendario doveva entrare in vigore il 1 novembre; ma essendo una giornata di festa, il rincaro scatterà dal giorno successivo, ovvero da martedì 2 novembre. Con l'emanazione del Decreto attuativo da parte del Ministro Infrastrutture e dei Trasporti diventa infatti operativo da martedì l'incremento della tariffa per le revisioni delle auto che salirà da 45 a 54,95 euro. Lo ricordano gli Artigiani di Mestre.

Se il controllo periodico viene effettuato in un centro revisioni privato, a questa cifra vanno aggiunte l'Iva (22%), la tariffa motorizzazione (10,20 euro) e le spese postali (1,78 euro), per un totale di 79,02 euro, che rappresenta il 18% in più rispetto ai 66,88 euro attuali. Roberto Bottan, Presidente della Cgia e anche del comparto auto degli artigiani mestrini afferma: «la tariffa era bloccata dal 2007, ma in questi ultimi anni gli investimenti da parte delle imprese imposti per legge dal Ministero dei Trasporti sono stati ingenti: sia insicurezza, in formazione e soprattutto in innovazione tecnologica, necessaria per eseguire le verifiche legate alle revisioni».


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«L'aumento di 9,95 euro - prosegue Bottan - risponde alla necessità di garantire da un lato la sostenibilità economica dei centri di controllo e dall'altro il mantenimento di uno standard qualitativo elevato del servizio revisioni, senza trascurare lo scopo principale che è rappresentato dalla sicurezza stradale e dalla tutela degli utenti».

La possibilità di mitigazione

Dalla Cgia ricordano che per mitigare, in parte l'aumento, la normativa prevede l'erogazione di un «buono veicoli sicuri», del valore di 9,95 euro. I destinatari saranno gli utenti che, tra il 2021 e il 2023 sottoporranno il proprio veicolo a revisione. Gli utenti interessati potranno presentare la richiesta del bonus di 9,95 euro a decorrere dalla data di entrata in esercizio della specifica piattaforma digitale, che sarà l'unico strumento attraverso cui richiedere il contributo, previa registrazione alla piattaforma stessa con Spid, carta d'identità elettronica o carta nazionale dei servizi.

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La piattaforma entrerà in funzione a decorrere dal 21 dicembre. La richiesta è infatti completamente a carico dell'intestatario del veicolo, che potrà effettuarla solo dopo aver eseguito la revisione. La legge ha previsto per questo bonus uno stanziamento di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2023. Il contributo sarà valido per un solo veicolo a motore e per una sola volta nel triennio. A livello nazionale potranno accedere circa 402 mila persone all'anno su 17 milioni (16 milioni nei centri privati e un milione nelle sedi della motorizzazione).

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Domenica 31 Ottobre 2021 - Ultimo aggiornamento: 01-11-2021 21:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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