Il ceo Porsche Oliver Blume con la nuova Taycan Cross Turismo

Porsche, ricavi record nell'anno della pandemia e margine operativo al 14,6%. Ai dipendenti bonus da 7.850 euro

di Mattia Eccheli
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STOCCARDA – Porsche è proiettata nel domani perché nemmeno il presente, ossia le sei settimane di sospensione della produzione e la pandemia del 2020, hanno frenato il costruttore premium tedesco. Che ha chiuso lo scorso esercizio con un calo delle vendite del 3% a livello globale con 272.000 vetture consegnate, ma anche con un fatturato di 28,7 miliardi di euro , un nuovo massimo storico. Si tratta di 100 milioni in più rispetto al 2019.

Il risultato impressiona ancora una volta, anche perché è accompagnato da un margine operativo del 14,6%, che è il migliore all'interno del gruppo Volkswagen e che per la maggior parte delle case automobilistico rappresenta molto più che un miraggio. L'utile prima delle imposte è stato di 4,4 miliardi, in crescita anche grazie alla razionalizzazione dei costi, e vale oltre il 40% di quello del gruppo Volkswagen, malgrado in termini di volumi Porsche incida meno del 3% sul totale.

Di fronte a un bilancio del genere, la casa di Zuffenhausen si è potuta concedere il lusso di confermare il bonus ai lavoratori a livelli elevati, seppur in calo rispetto all'esercizio precedente: agli occupati in Germania (circa 31.000 dei 36.000 totali) andrà un premio che può raggiungere i 7.850 euro. Per il 2019 era stato di 9.700. «Nessun dipendente deve preoccuparsi – ha chiarito Lutz Meschke, il numero delle finanze di Porsche - Abbiamo concluso un accordo di garanzia del posto di lavoro che assicura l'impiego alla nostra squadra di base fino al 2030».

La casa di Zuffenhausen punta a migliorare ulteriormente il risultato complessivo di 10 miliardi di euro entro il 2025 e di altri 3 l'anno dopo. Porsche investe sulla sostenibilità in ogni senso e con la nuova Taycan Cross Turismo promette la prima auto destinata a restare «CO2-neutrale per tutto il ciclo di utilizzo». La ecosvolta del costruttore premium ha già portato ad una quota di elettrificazione che, in Europa, ha raggiunto un terzo delle vendite a fronte di una quota planetaria del 17%. Entro la metà del decennio la metà delle nuove Porsche commercializzate avrà un motore elettrico e con il 2030 l'80% dei volumi sarà legato a modelli a zero emissioni. E per limare l'impronta di carbonio delle 911, a Zuffenhausen si lavora ai carburanti sintetici neutri dal punto di vista climatico. Il progetto portato avanti in Cile nel quale Porsche ha investito 20 milioni di euro coinvolge anche l'italiana Enel.

Nel 2020, il modello più venduto di Porsche è stata la Cayenne: 92.860 esemplari (+1%). Le consegne della Taycan, il primo bolide a zero emissioni di Zuffenhausen, sono state 20.015. La Cina (+3%) è solidamente il primo mercato planetario con 88.969 unità immatricolate. Nella regione del Nord America la casa tedesca ha targato 69.629 auto, altre 80.892 in Europa. Oltre alla Taycan Cross Turismo, quest'anno verrà lanciata anche la nuova Gt3.

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Venerdì 19 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 22-03-2021 08:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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