«Sono fiducioso sul futuro dell'auto, su quello di Stellantis dovreste chiedere ai proprietari per capire come sono stati utilizzati i miliardi e miliardi di euro di finanziamento e di contributi pubblici negli anni e qual è il futuro industriale. Avere per un mese Mirafiori rallentata preoccupa me come preoccupa gli operai». Lo ha detto il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salini in un incontro con la stampa a margine dell'inaugurazione del Salone dell'Auto di Torino. «Dal punto di vista del governo combatto perché tutti i motori possano continuare a essere prodotti, venduti e comprati» ha aggiunto Salvini.
Della trattiva con i cinesi per l'ingresso di un nuovo costruttore in Italia, «si occupa il ministro Urso. Io sono per il libero mercato però non possiamo essere una colonia cinese». Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine del Salone dell’auto di Torino. «Dobbiamo permettere all’industria italiana – prosegue – di continuare a lavorare, poi arrivano i cinesi e ognuno è libero di scegliere».
«La settimana prossima sarò a Budapest con i colleghi ministri dei Trasporti europei per far tornare il buonsenso e farlo prevalere rispetto all’ideologia». Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, parlando dal palco del Salone dell’auto di Torino durante l'inaugurazione. La neutralità tecnologica, spiega, «vuol dire che da qui ai prossimi 30 anni si può comprare l’auto elettrica, ma mettere fuori legge e fuori mercato tra 10 anni le auto a combustione interna, benzina e diesel, è un suicidio economico sociale industriale e ambientale senza nessun senso». L'obiettivo, secondo il leader del Carroccio, è «tutelare l’ambiente, ma anche milioni di lavoratori del settore. Come ministro dei Trasporti da due anni sto cercando l’equilibrio fra il diritto alla mobilità dolce e il diritto di chi usa l’auto non per diletto ma per lavoro».