
Salvini, verso abolizione graduale del superbollo sulle auto
«Aboliremo gradualmente» il superbollo «alzando la soglia di potenza e poi andando a scaglioni verso l'eliminazione. Potrebbe accadere anche prima dell'estate» E' quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini intervenuto oggi all'appuntamento con il pubblico dell'Automotive Dealer Day a Verona. Per Salvini «il tutto elettrico nell' automotive è morte economica, commerciale e industriale. Qualcuno a Bruxelles dovrebbe ripensarci, mentre alcune rappresentanti dell'industria automotive hanno causato la loro stessa rovina tra Italia e Germania». Il ministro ha ricordato che nella delega fiscale "è già presente il tema legato al superbollo» e ha aggiunto: «Lavoriamo per quantificare costi e scaglioni per superare quella che è un'imposta che porta più svantaggi che vantaggi soprattutto alle casse dello Stato. Sul modello d'agenzia sono convinto che non si debba tagliare la connessione tra la rete e il cliente finale, per garantire sempre un contatto diretto».
Parlando della necessità di cambiare le politiche sull'auto elettrica ha quindi aggiunto che «i numeri fanno la differenza - ha detto Salvini - e il mio Ministero è fatto di numeri, per tenere i piedi piantati a terra. Oggi stiamo spendendo 180 miliardi euro dei soldi della collettività e devo ragionare sui numeri. Stiamo affrontando tutti un percorso green ma i miei dati parlano di Co2 nel mondo aumentata con 37,4 tonnellate per un massimo mai raggiunto». «L'Europa ha tagliato di 200 milioni di emissioni - ha aggiunto Salvini - ma Cina e India le hanno aumentate. Quale risultato? maggior inquinamento da Co2 e minor capacita prodottiva e distributiva in Europa. Se poni limiti alla tua produzione e lasci liberi gli altri di bruciare carbone per produrre auto che entrano in nostre ztl, il risultato è questo».
Il ministro ha ricordato che nella delega fiscale "è già presente il tema legato al superbollo» e ha aggiunto: «Lavoriamo per quantificare costi e scaglioni per superare quella che è un'imposta che porta più svantaggi che vantaggi soprattutto alle casse dello Stato. Sul modello d'agenzia sono convinto che non si debba tagliare la connessione tra la rete e il cliente finale, per garantire sempre un contatto diretto» Parlando della necessità di cambiare le politiche sull'auto elettrica ha quindi aggiunto che «i numeri fanno la differenza - ha detto Salvini - e il mio Ministero è fatto di numeri, per tenere i piedi piantati a terra. Oggi stiamo spendendo 180 miliardi euro dei soldi della collettività e devo ragionare sui numeri. Stiamo affrontando tutti un percorso green ma i miei dati parlano di Co2 nel mondo aumentata con 37,4 tonnellate per un massimo mai raggiunto». «L'Europa ha tagliato di 200 milioni di emissioni - ha aggiunto Salvini - ma Cina e India le hanno aumentate. Quale risultato? maggior inquinamento da Co2 e minor capacita prodottiva e distributiva in Europa. Se poni limiti alla tua produzione e lasci liberi gli altri di bruciare carbone per produrre auto che entrano in nostre ztl, il risultato è questo».