Le due inconfondibili torri di Autostadt dove ci sono le vetture che verranno ritirate dai clienti

Semestrale VW, un elenco di record;
crescono le vendite aumentano gli utili

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

MILANO - Il gruppo Volkswagen continua con sicurezza la sua scalata verso la leadership mondiale dell'auto, nonostante i dati di vendita del primo semestre appena diffusi lo vedano ancora al terzo posto, alle spalle di General Motors e della Toyota che ha appena riconquistato il gradino più alto del podio. Presentando i conti di metà anno, infatti, il presidente Martin Winterkorn non ha nascosto la propria soddisfazione per i risultati ottenuti «a dispetto - ha detto - delle crescenti difficoltà che caratterizzano un gran numero di mercati dell'auto.

I conti tornano.
I numeri parlano chiaro: nel semestre i ricavi sono cresciuti del 22,6% rispetto al 2011, raggiungendo i 95,4 miliardi di euro, mentre i 6,5 miliardi di utile operativo rappresentano un incremento più limitato, del 6,7%, per un dato che peraltro non tiene conto della quota di utili - 1,8 miliardi euro - generati dalle joint venture cinesi, il cui eccellente andamento ha avuto, unitamente al miglioramento dei profitti Porsche, un benefico effetto sui risultati finanziari evidenziati dall'aumento del 22,1% dei profitti prima delle tasse (10,1 miliardi) e addirittura del 35,9% di quelli dopo le tasse, attestati a fine giugno a 8,8 milliardi. In calo a 14,9 miliardi solo a liquidità netta della Divisione Automotive, a causa dell'esborso di 2,1 miliardi per aumentare la partecipazione azionaria nella Man, la società di Monaco specializzata nella produzione di veicoli commerciali e industriali.

Vendite su.
Le vendite di veicoli nei primi sei mesi sono state pari a 4,6 milioni di unità, in crescita del 12,4% rispetto ai 4,1 milioni di consegne effettuate nello stesso periodo del 2011. Un andamento che ha portato dal 12,3 al 12,4% la quota di mercato complessiva del gruppo. L'esame dei risultati dei singoli brand mette in rilievo la crescita del 9,4% a 2,4 milioni di unità delle vendite del marchio Volkwagen, mentre Audi si è attestata a quota 678.000 vetture, alle quali bisogna aggiungere le 166.000 prodotte e commercializzate dalla joint venture con la cinese FAW. Le 408.000 Skoda consegnate ai clienti equivalgono a un incremento del 12,6%, e anche Seat ha fatto la sua parte, crescendo del 16% a 218.000 unità nonostante la drammatica crisi del mercato spagnolo e riducendo le perdite a 6 milioni di euro. Bene anche Bentley, che non solo ha quasi raddoppiato le vendite portandole a 5.000 unità rispetto alle 3.000 dei primi sei mesi dello scorso anno, ma è tornata in attivo di 57 milioni di euro, cancellando così il rosso di 17 milioni di un anno fa. A innestare la retromarcia è stato solo il marchio svedese Scania, che ha pagato con un calo del 20,5% la situazione pesante dei veicoli commerciali soprattutto in Europa e Sud America.

Piani confermati.
In base a questi risultati, Winterkorn si è detto fiducioso che il gruppo riuscirà a centrare gli obiettivi che si era posto per il 2012, grazie a un portafoglio prodotti diversificato e allettante, destinato a diventare anche più appetibile grazie alla piena operatività dell'integrazione con Porsche (dal 1° agosto) e all'incessante raffica di debutti tra cui spicca, nella parte finale dell'anno, l'arrivo della nuova generazione della Golf. Per quanto riguarda le vendite, l'obiettivo resta quello di aumentarle anno dopo anno al 2011, mentre per il profitto operativo si punta a rimanere sui livelli dello scorso anno.

  • condividi l'articolo
Sabato 28 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 08-08-2012 14:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA