il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso

Slitta voto in UE su stop a motori più inquinanti nel 2035. Ieri il no di Roma e i dubbi di Berlino. Urso: «Impegnati a vegliare Europa»

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BRUXELLES - La presidenza svedese del semestre Ue, a quanto si apprende, ha rinviato il dibattito e il voto previsto oggi alla riunione dei Rappresentanti Permanenti aggiunti (Coreper I) sullo stop alla vendita dei motori endotermici a partire dal 2035. Il voto era previsto al primo punto dell’ordine dei lavori e slitta al Coreper I di venerdì. La mossa della presidenza svedese giunge dopo che, nelle scorse ore, il sì al Regolamento Ue sullo stop ai motori endotermici (principalmente diesel e benzina) è tornato in bilico: l’Italia ha annunciato il suo voto contrario e la Germania ha espresso delle riserve legando la sua approvazione alla necessità di mettere in campo una misura europea parallela sugli e-fuels. Con le posizioni non favorevoli di Polonia e Bulgaria già espresse in occasione del Coreper I dello scorso novembre il Regolamento rischiava di incontrare una minoranza di blocco. La ratifica finale, apparentemente solo formale, del regolamento, è prevista per il Consiglio Ue del 7 marzo.

«Siamo impegnati per svegliare l’Europa sui dossier che sono ancora in campo». Lo dice il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’evento Enel ’Innovazione per la circolarità. Uno di questi «riguarda i veicoli leggeri, che e stato rinviato di qualche giorno - aggiunge -. Speriamo che prevalga gia da subito la ragione, siamo sicuri che comunque prevarra nei prossimi dossier in cui noi siamo impegnati quelli che riguardano veicoli pesanti, euro 7 e ovviamente l’automotive, ma anche sugli imballaggi. L’Italia ha ragione, perche tutela il lavoro e l’industria italiana ed europea con l’obiettivo sicuramente della riconversione ambientale, che va fatta ma con una visione pragmatica e non ideologica: e quello che chiediamo da subito a questa Commissione e certamente la otterremo quando il Parlamento europeo sara rinnovato nel prossimo anno e nel contempo sara rinnovata la Commissione europea.

Coloro che dovranno decidere saranno piu consapevoli di quello che e accaduto nel frattempo come la pandemia, alla guerra della Russia in Ucraina: ci siamo svegliati da un sogno che purtroppo e diventato un’illusione, anche drammatica, e dobbiamo attrezzare il nostro Paese e il nostro continente alla grande sfida futura, per non lasciare i nostri figli, i nostri nipoti indifesi nel difendere il loro benessere e, purtroppo, io temo, anche la loro liberta».

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Mercoledì 1 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 02-03-2023 12:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA