Le difficoltà che Stellantis sta affrontando “non mettono in discussione la strategia del gruppo”. Lo ha detto l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, durante la visita della fabbrica di Sochaux, in Francia. Lunedì la società ha rivisto al ribasso i target 2024 e, in particolare, il margine operativo è ora stimato tra il 5,5% e il 7%, rispetto a un valore “a doppia cifra” stimato in precedenza, anche a causa di un deterioramento generale del mercato dell'auto e delle difficoltà del gruppo sul mercato statunitense, dove si registra un eccesso di scorte.
Tavares, che ha detto di considerare "un'opzione" la possibilità di andare in pensione alla fine del suo mandato, a gennaio 2026, ha sottolineato che, comunque, i 15 mesi che ha ancora davanti alla guida del gruppo "sono più che sufficienti per cambiare le cose" e rimettere il gruppo sulla giusta carreggiata. "Stellantis non è l'unica a essere in difficoltà, non è isolata nell'industria automobilistica, lo sono anche Volkswagen, Bmw, Mercedes, e probabilmente non è finita qui”. Il contesto del settore è “estremamente brutale”, ha detto Tavares, puntando l'indice anche contro la regolamentazione e la concorrenza cinese e sottolineando che, in questo contesto, "se si commette un piccolo errore operativo si vede subito".