Il governo chiede a Stellantis, che partecipa al progetto della giga Factory, «di confermare la sua volontà di investire in Italia per realizzare in Italia le batterie elettriche che servono alla transizione ambientale. Prendiamo atto che la crisi dell'auto in Europa è talmente evidente, siamo ormai al collasso, che non soltanto siano sospesi gli investimenti programmati come quelli di Acc a Termoli o in Germania ma che addirittura chiudono le fabbriche di batterie elettriche che erano state già realizzate». E' quanto ha affermato il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, in vista del Consiglio competitività Ue del 28 novembre, incontrando i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto metalmeccanico per illustrare la posizione italiana sulla revisione dei regolamenti nel settore dell'auto e della siderurgia.
«In questo momento la situazione è davvero drammatica perché le principali case automobilistiche europee - ha spiegato il ministro - hanno già annunciato la chiusura di interi stabilimenti, non solo in Germania, ma anche in altri paesi europei e anche altre case automobilistiche, per esempio americane, che producono in Europa, hanno annunciato drastici ridimensionamenti del loro impianti industriali». «Insomma, in questo momento abbiamo davanti un bollettino di guerra: la chiusura di interi stabilimenti di auto in Europa e la rinuncia ai progetti di realizzare le batterie elettriche nel nostro continente. - ha sottolineato - Dobbiamo intervenire subito cambiando la politica industriale affinché sia sostenibile per l'impresa e per il lavoro europeo rispetto alla concorrenza, talvolta addirittura sleale, di altri continenti e di altri attori».